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Gentile dott,ho 62 anni ero portatore della ileostomia temporanea per 5 mesi in seguito all'intervento sul colon retto,da 1 messe ho avutto ricanalizazzione, andato tutto bene. Adesso mi trovo con mille domande,sperando come mi hanno asicurato che dopo 6 mesi dovrebbe tornare tutto come prima ,ma davero?Non ho mai avuto problemi di nessun tipo prima di scoprire quello polipo di 0,8 mm. vado in bagno diciamo benino ,ma ho difficolta di liberare intestino e ho dolore alle emmorroidi che sono di II grado,mi puo dare consiglio per la alimentazione ,che aiuterebbe in mio caso .In clinica mi hano detto che mi devo alimentare normale come prima ,ma per ora ho provato e non vedo che le cose vanno bene ,cè sempre pensiero quando andrò e se andrò e come sarà quando ho stimoli e vado in WC .Ringrazio tanto e prego la risposta in privato.Saluti.
Caro Signor Antonio,
i chirurghi curanti hanno ragione, è necessario un periodo di adattamento alla nuova situazione. I suoi sintomi non mi sembrano preoccupanti ma sarebbe necessario valutare questa sua difficoltà nell’evacuare e comunque ogni eventuale consiglio dovrebbe essere dato da un medico che ha la possibilità di visitarla e mi creda che non è etico dare suggerimenti, anche solo dietologici, senza aver fatto una diagnosi di persona e soprattutto per via virtuale. Credo che i curanti hanno avuto modo di valutare l’esito del primo intervento, prima di eseguire l’intervento di ricanalizzazione, e sono sicuro che conoscono bene la sua situazione e sapranno darle giusti consigli. Cari saluti
Mio marito ha fatto una visita proctologia, oggi, e rinviato ad 1 colonscopia che farà martedì 3/2. Avendo mio marito una problematica nella defecazione terminale con a volte delle striature di sangue, è opportuno fare direttamente la colonscopia, con le problematiche che comporta l'esame,oppure partire prima con la videoproctoscopia digitale da lei suggerita perchè meno invasiva? ed eventualmente dove è possibile farla? Può gentilmente darmi un suggerimento prima possibile? La ringrazio
Cara Signora Antonietta,
la videoproctoscopia digitale è un esame che dovrebbe essere eseguito al termine della visita proctologica al fine di definire la patologia ano-rettale della persona sofferente. A suo marito è stata consigliata la colonscopia perchè il medico non ha eseguito alcun esame endoscopico alla visita. Però questo non vuol dire che suo marito non deve fare la colonscopia. Mi spiego se il paziente ha dei sanguinamenti sospetti e ha superato i 50 anni è giusto indicare la colonscopia. Se il paziente ha meno di 50 anni e nessuno in famiglia ha sofferto di tumori colo-rettali, può non eseguire la colonscopia se la videoproctoscopia ha messo in evidenza l’origine del sanguinamento. Esistono naturalmente altre variabili alla indicazione della colonscopia che sono relative a quanto constatato durante la visita e come vede già sono tante quelle menzionate. Non avendo dati clinici relativi alla persona penso che sia giusto che il consiglio del medico venga seguito e non bisogna avere poi tanta paura dell’esame endoscopico. Cari saluti
Salve. ho 28 anni e vorrei sapere se il prolasso mucoso occulto del retto, puo essere la causa di disfunzione erettile. vorrei inoltre sapere se c'è la possibilità di risolvere il problema evitando l'intervento. grazie.
Caro Singor Luca,
sinceramente sono convinto dell’inesistenza del prolasso mucoso occulto in una persona di 28 anni che potrebbe avere invece una disfunzione del pavimento pelvico che potrebbe essere la causa di stipsi e disfunzione erettile.
Cari saluti
Egregio dott. Nicastro, mi chiamo Giuseppe e ho 20 anni, ho deciso di contattarla per un dubbio di tipo anatomico. Quando mi lavo dopo aver defecato mi accorgo che gli sfinteri anali hanno un tono minore rispetto a quando si trovano in condizioni normali, e riacquistano il loro tono originario dopo un po' di tempo (non so di preciso quanto). In alre parole, li sento rilassati e "più morbidi" del solito. E’ normale? Preciso che nella normalità il mio ano è ben chiuso e ha una elevata capacità serrante. La ringrazio in anticipo per la sua attenzione
Caro Sig. Giuseppe,
la sua condizione è del tutto normale. Cari saluti
buonasera,ho 20 anni e da un mese a questa parte ho riscontrato delle lievissime tracce di sangue rosso vivo sulla carta igienica dopo le feci.non ho dolori di nessun genere.potrebbe essere qualcosa di grave?grazie
Cara Sig.ra Nicoletta,
proprio no! La sua giovane età e l’esiguità del sintomo non preludono ad alcuna patologia grave. Il mio consiglio è di eseguire una visita proctologica completata con una videoproctoscopia per derimere tutti i suoi dubbi. Può trattarsi di un sanguinamento proveniente dalla cute perianale sottoposta al trauma dello strofinamento con la carta; questa zona è sensibile e facilmente può irritarsi. Intanto i miei consigli sono quelli di non strofinare l’ano con la carta igienica e di lavarsi dopo la defecazione con un detergente dedicato all’ano ma che può sostituire quello usuale (fisian, sapigen k, anonet). Resto a sua disposizione. Auguri
Spett. sono un ragazzo 25enne , vi invio un email con dei sintomi che mi sento, sperando di riuscire a capire cosa mi capita qualche mese fa presentavo dei dolori nella zona del pene... dopo essere andato dal dottore di famiglia e dermatologo dove mi han detto ke non presentavo malattie sessuali e solo un uretrite curandomi con dei medicinali sono andato dall'urologo. questo mi ha detto che la vescica sta bene, la prostata pure escludendo prostatiti...MI HA DETTO CHE IL PROBLEMA DIPENDEVA DALLA MIA SCOLIOSI E DAI NERVI CHE QUANDO SI INFIAMMANO SI PROBAGANO ANCHE IN QUELLA ZONA. COMUQNUE DOPO 4 GIORNI DI AULIN IL DOLORE CHE PRESENTAVO MI è PASSATO.. QUANDO PER 10 GIORNI PRENDENDO PRODOTTI PER L'URETRITE NON ERA SUCCESSO NIENTE... DOPO 2 MESI DA 2/3 GIORNI PRESENTO SINTOMI CHE NON PRENDONO LA ZONA GENITALE QUESTA VOLTA.. MA DOPO CHE ERO SEDUTO PER 1 ORA SU UNA SCOMODA SEDIA MI è VENUTO UN MAL DI SCHIENA NELLA ZONA INFERIORE.. PRESENTO OLTRE AL MAL DI SCHIENA, mal di gola, MAL DI GAMBE (QUESTO SINTOMO ANCHE DA PRIMA DEL MAL DI SCHIENA) CHE ME LE SENTO DEBOLI, MAL DI TESTA, DI BRACCIA.. al bagno presento durezza.. MI SENTO DEBOLE... INOLTRE MI SENTO CALDO E SUDO PIU' DEL SOLITO spett dottore cosa puo' essere? in attesa di una vostra risposta cordiali saluti
Caro Sig. Ottavio,
penso che si deve rivolgere al suo medico curante che saprà indicarle una giusta terapia o almeno uno specialista che possa visitarla e consigliarle una giusta terapia. Cari saluti
Gentile Dott. Nicastro, mi scusi se la disturbo per porle alcuni miei quesiti... Soffro da più di un anno di forti bruciori di stomaco... sono dimagrito circa sette chili e in maniera abbastanza repetina... calcolando che sono alto 180 cm e peso 57 kg le può immaginare che mi sono un pò stancato di vedermi così magro. Ho fatto due gastroscopie, che sottolineavano una leggera gastrite... mi è stata diagnosticata falsamente una celiachia... dapoco ho scoperto che celiachia non è... e mi sono scoperto intollerante al lattosio... il mio problema principale è la digestione lenta... lentissima... e la mattina ancora mi sveglio che ho sullo stomaco quello che ho mangiato di sera... adesso ovviamente sto seguendo una rigida dieta senza latte e derivati... il senso di bruciore mi accompagna tutto il giorno... e digerisco in continuazione... prima il medico mi aveva prescritto il debrum compresse poi sostituito con il lexyl... anche se il mio problema ripeto è la mancanza di appetito e questi bruciori insopportabili. che fare di più...?ho 25 anni e mi sembra a volte di averne 60... si può vivere con la paura di non digerire?aspetto sue notizie. Cordialità. Luca
Caro Signor Luca,
anche se lei non lo specifica penso che abbia gia assunto dei farmaci (inibitori di pompa) per curare la sua gastrite. La sua storia è abbastanza travagliata e la sua giovane età mi permette di desumere che non vi siano patologie gravi in atto. Anche se una particolare situazione psichica può influire sui processi digestivi, o meglio su una sintomatologia addominale, sarebbe opportuno approfondire diversi aspetti dei suoi sintomi. Le consiglio una visita specialistica in modo da definire con l’esame clinico quale iter diagnostico seguire e quindi poi decidere sulla terapia.
Cari saluti
Buongiorno Gent. mo Dottore, Le scrivo perché sono preoccupata. 2 settimana mi è comparsa una ciste (credo) dietro l’orecchio sx. Inizialm. Pensavo a causa dell’orecchino cosi’ ho smesso di metterli . Dopo circa 2 settimane. Oggi, mi sono accorta che ne è saltata fuori un’ altra (vicina) e forse ce n’era una piu’ piccolina anche dietro l’altro orecchio (dx). Il problema è che sono al 4° mese di gravidanza . Quale puo’ essere la causa e cosa dovrei fare, ma soprattutto è pericolosa per noi e soprattutto per il mio piccolina/a? La ringrazio di cuore Cordiali Saluti Moira
Cara Sig.ra Moira,è opportuno che lei si rivolga al/la ginecologo/a in quanto quello che lei descrive possono essere dei picooli linfonodi e sarebbe necessario approfondire la diagnosi anche in relazione del fatto che è in gravidanza.
Caro Dott. Nicastro, ho le emorroid interne e vorrei sapere se posso fare lo stesso il sesso anale. Cordiali Saluti
Cara Signora Sabrina,
la patologia emorroidaria controindica traumatismi anali, come quelli che si possono verificare durante un rapporto sessuale anale. Per prima cosa bisogna stabilire il grado della patologia emorroidaria e se di basso grado (I e II asintomatico) i rapporti possono essere indicati solo se ben lubrificati.
Cari saluti
Gentilissimo Dottore, sono una studentessa di 23anni di ingegneria a Roma soffro da parecchi anni di dolori forti alla pancia con frequente defecazione fino ad anche 15 volte al giorno,tantissima aria alla pancia e stomaco, bruciori allo stomaco e difficoltà nel digerire. Si alternano dei brevi periodi di benessere per quanto riguarda la pancia. Ho fatto, penso, tutti i possibili controlli,solo dopo parecchi anni però, perchè all' inizio tutti dicevano che era stress e non ne davano peso. Dalle analisi è risultato reflusso gastrico, contaminazione batterica dell' intestino tenue, ragade anale, episclerite all' occhio. Inoltre il dottore ha notato tutti i lifonodi del corpo ingrossati, definendola sindrome da attivazione immunologica (dovuto a cosa non l'ho capito e penso neanche lui). Sto facendo una cura con Flantadin 6, Nalcrom 500, Normix, Enterogermina, MaloxTC, Compendium, Biostim, Flarex per l'occhio e dieta che dovrebbero curare circa 4 mesi. Sono passati 2mesi dalla cura e non ho grandi miglioramenti(a parte l'episclerite che è scomparsa con qualche settimana di cortisone). Inoltre le volevo far presente che sono 6mesi che il mio dentista cerca di devitalizzarmi un dente senza riuscirvi in quanto si continua a formare push e infine da 7giorni mi si sono gonfiati di 2 cm i linfonodi all' inguine ,all'inizio con dolore. All' ospedale mi hanno detto che è un ascesso di natura batterica e mi hanno somministrato antibiotico. Ora la domanda che volevo porle è questa:" è possibile che siano sempre gli stessi batteri nella pancia a causarmi tutto questo dato che non ho nessun altro sintomo?" Non so se può essere di aiuto direle che all' età di 16 anni ho avuto una mononucleosi che è stata curata male, perchè non capita subito, ed è durata circa un'anno. Da allora non sono stata piu' bene. A parte il dottore che ha creduto nel mio caso e mi ha fatta fare tutti i controlli, gli altri non credono nella cura che sto facendo perchè dicono che ho "cose da poco conto". Leicosa ne pensa? La prego di rispondermi al piu' presto. La ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti.
Cara Signora Linda,
la sua giovane età impone un approfondimento specialistico soprattutto colonproctologico. Il colon è una grande riserva immunitaria e se lei continua ad avere scariche di diarrea e tutti i sintomi correlati è opportuno definire meglio il suo stato clinico.
Cari saluti
Buongiorno Dott. Nicastro , mi chiamo Marco ed ho 42 anni , è un pò imbarazzante ma desidererei capire da Lei se la dilatazione anale ottenuta tramite l'inserimento di grossi oggetti (10-12 cm di diametro) possa portare a qualche rischio di patologia al retto piuttosto che alla prostata . Mi scusi per la domanda un pò "particolare" ...La ringrazio in anticipo per una sua eventuale e gentile risposta . Marco
Caro Signor Marco,
oltre a lesioni retali e prostatiche, l’inserimento di oggetti con diametro elevato possono provocare danni agli sfinteri anali e provocare incontinenza fecale.Cari saluti
Salve. Premetto che ho 26 anni. Le ultime volte che ho defecato, al momento di asciugarmi ho trovato delle macchie di sangue sulla carta igienica. Stamattina ho defecato e la sera ho avuto delle piccole perdite anche se avevo solo urinato. Forse può essere anche determinante il fatto che soffro di mancanza di ferro, la cosa non mi ha mai disturbata in alcun modo, anche perchè per un certo periodo ho preso delle pillole per il ferro. Non so comunque cosa sia, sono molto preoccupata, e ho paura che possa trattarsi di un tumore o di una malattia grave. Non sento nessun dolore nel momento in cui le feci passano dal retto, l'unica cosa che cambia dalla normale defecazione, a parte un lieve mal di pancia che mi capita spesso di avere anche da prima di scoprire di avere questo problema, e un quasi impercettibile senso di vomito, è il sangue sulla carta. Ho già preso un appuntamento dal medico (anche se ho una gran paura della rettoscopia, gradirei anche se mi deste qualche informazione), ma, in attesa, vorrei sentire anche un vostro parere. Grazie in anticipo.
Cara Signora Elena,
la presenza di gocce di sangue sulla carta igienica potrebbe essere dovuta anche a piccole lesioni causate dalla carta stessa sulla cute perianale. Comunque è stata saggia la sua decisione di prendere appuntamento per una visita specialistica e anche la rettoscopia non è un esame, se ben condotto,
doloroso o invasivo.
Cari saluti
Salve Dottore, sono un ragazzo di 21 anni, da luglio soffro di problemi dolorosi all'apparato urinario (dolore alla minzione e all'eiaculazione, precocità dell'eiaculazione, dolori al pene). Ho seguito l'iter urologico, ho fatto una serie di esami che hanno escluso un'infezione. Ho una vita sregolata, sedentaria, ho smesso di fare sport da due anni e , per motivi di studio, sto seduto gran parte della giornata. Mangio pochissima verdura e niente frutta. Fumo ma non consumo alcolici. Il perchè del mio contatto è presto detto: da un mese e mezzo soffro di un bruciore fortissimo alla zona anale, preceduto da un forte senso di calore, che aumenta dopo la defecazione e va ad alterare anche l'apparato urinario, che appare consequenzialmente dolente. L'urologo che ho consultato vorrebbe escludere qualsiasi complicazione urologica, il mio medico di famiglia invece pensa che si possa trattare di una prostatite. Entrambi sembrano invece avallare l'ipotesi che il fenomeno scatenante sia una patologia intestinale. Io non sono un medico, ma visto che quello che sento lo so solo io, posso dare come sintomatologia precisa la seguente scaletta: Dolore e bruciore nella zona anale. Intestino turbolento, talvolta accompagnato da senso di inappetenza e di vomito specialmente al mattino, voglia di defecare superiore al normale(anche 4-5 volte al giorno) Minzione dolorosa(specialmente se associata alla defecazione) Eiaculazione dolorosa, copiosa e precoce. Bruciore e prurito alla punta del pene e all'uretra. Lei cosa ne pensa? Pensa che possa essere in atto un disordine intestinale che ha infiammato prostata e retto? Ho saputo che il malfunzionamento dell'intestino è molto frequentemente causa di infiammazione della prostata. Mi sono sottoposto a vari accertamenti, che hanno evidenziato una prostata comunque ai limiti di grandezza, quindi un po'gonfia rispetto alla mia giovane età. Venerdi eseguirò un'ecografia vescico-prostatica. Da lei non mi aspetto miracoli, visto che è un consulto informatico, ma leggendo il Suo curriculum sono rimasto piacevolmente stupito dalla varietà e dall'importanza della Sua attività. Spero perciò possa aiutarmi. La ringrazio e porgo i migliori saluti.
Caro Signor Marco,
i disturbi della sfera urologica e sessuale sono frequentemente associati ad una patologia intestinale, o meglio anale e del perineo. I sintomi da lei riferiti rientrano in una perfetta correlazione tra sindrome del colon irritabile con probabile patologia dell’ultimo tratto del retto e dell’ano. Credo che una valutazione proctologica con videoproctoscopia digitale possa mettere in rilievo tale correlazione e approntare un adeguato iter diagnostico e terapeutico.Cari saluti
Salve dottore, ho 33 anni sono magra ma ho un problema allo stomaco, oltre ad essere stitica ho un gonfiore allo stomaco, e mi sono accorta che questo problema mi crea molto imbarazzo, non mi piaccio fisicamente e mi rende nervosa, cosa posso fare?
Cara Signora Angela,
se è solo una questione estetica non penso di essere lo specialista adatto. Se invece tale gonfiore si associa ad altri sintomi gastrointestinali le consigio una visita specilistica per definire la patologia che l’affligge e un giusto inquadramento terapeutico.
Cari saluti
Gentile Dott., sono un ragazzo di 25 della Prov. di Cs. E' dà un pò di tempo soffrendo di faringite cronica il mio otorino di fiducia mi ha diagnostocato faringite da reflusso. Come cura mi ha dato per 3 mesi Lucen da 40 mg più Permotil (prima di panzo e cena sempre per tre mesi) ed anche riopan gel una ora dopo pranzo e cena (per 1 mese). Sono arrivato al 2° mese della cura e il mal di gola si è molto attenuato. Però adesso mi è comparso un dolore sotto lo sterno, soprattutto dopo che mangio, inoltre se piggio con un dito sulla parte mi fà male. Devo preoccuparmi xchè qualcosa di grave? Potreppe essere dovuto all'uso di questi medecinali questo dolore? Li devo sospendere oppure devo continuare la cura?? Inoltre premesso che ho già eseguito una gastroscopia circa 3 anni fà con esito negativo e il caso che ne faccia un'altra per verificare questo dolore sotto lo sterno? Sicuro di una sua rispota le porgo cordiali saluti.
Caro Signor Antonio,la cura per il reflusso gastroesofageo consigliata è adeguata. Unica perplessità resta il dolore riferito. Anche se la gastroscopia ha dato esito negativo sarebbe opportuno ripeterla per valutare una eventuale gastrite o meglio uuna esofagite da reflusso. In questo caso bisogna rinforzare la cura farmacologica e dietetica.
sono un infermiere del policlinico umberto I di roma da qualche settimana sto medicando al propio domicilio una signora operata per un carcinoma del retto e sottoposta a miles, volevo qualche consiglio su come procedere alle medicazioni in quanto tra la cute esterna ed il sottocute praticamente si e' formata una sacca di aria dove procedo alla detersione inserendo all'interno un sondino per tutta la lunghezza della ferita, ma non vedo granulazione procedo anche alla zaffatura interna della stessa per esperienza so' che la cosa sara' molto lunga ma se lei avesse qualche consiglio da darmi anche sul materiale da usare le sarei molto grato. chiaramente quanto citato e' possibile poiche' la ferita ha um foro provocato dal distaccamento dei punti di sutura sia nella parte alta che al suo termine (comunicanti)la ferita produce anche materiale sieroso purulento. grazie per quanto potra' consigliarmi.
Caro Signor Giuseppe,
un punto non è chiaro, le medicazioni le sta effettuando sullo stoma o sullo scavo pelvico? Dalla sua richiesta questo non è molto chiaro. Attendo sue maggiori delucidazioni restando a sua disposizione
Cari saluti
La ringrazio per il suo interessamento, mi rendo conto di non aver specifica to in modo chiaro la parte che sto trattando, si tratta dello scavo pelvico. grazie di nuovo.
Caro Signor Giuseppe ,grazie per il chiarimento. Lo scavo pelvico tradizionalmente è trattato con zaffi di garze medicate e toilette. Per migliorare la cicatrizzazione le consiglio di usare Aquagel AG (convatec) o prodotti similari. Tali prodotti oltre a favorire la granulazione assorbono gli essudati e l’argento agisce da battericida. Spero di averle dato buoni consigli
Chiedo scusa, ho assoluto bisogno di una risposta, non riesco più a far nulla, per la preoccupazione che provo! Mia madre è stata operata di diverticoli, ed ora è dovuta tornare in Veneto, dove ha subito l'intervento, perchè le feci uscivano liquide dalla vagina. Le hanno detto che si tratta di una fistola e vogliono portare all'esterno la parte d'intestino in cui la fistola si congiunge alla vagina attraverso l'uso della "borsa", per fare essiccare la fistola stessa. Io però sono stata attenta e ho cercato dappertutto, ma non ho trovato nulla su questa procedura! Poi lì sono stati troppo evasivi e non hanno saputo dire neanche quanto tempo circa, mia madre dovrebbe tenere la borsa, perchè han detto che dipende dalla contaminazione! E non mi han spiegato nulla, neanche dopo 1000 insistenze. Io ho paura che mentino. La prego mi dica se è realmente questa la procedura, o se come ho letto, si può eliminare direttamente la fistola. Siamo andati lontano per la stupida illusione che sù le cose si facciano meglio e ora ecco a che punto siamo. Se lei ritiene che questo intervento sia un errore, e se possiamo venire da lei me lo comunichi la prego! Io, in caso affermativo, porterò immediatamente mamma qui. Mi risponda la prego !
Cara Signora Rosamaria,
è probabile che la fistola retto-vaginale sia una complicanza dell’intervento subito da sua madre e la procedura di confezionare una colostomia per evitare che le feci giungano nel retto è adeguata. Il tempo di permanenza della colostomia dipende da quanto tempo ci impiega la fistola a chiudersi e questo tempo potrebbe essere accorciato attuando dei trattamenti locali.Resto a sua disposizione
per eventuali altri chiarimenti e potrà contattarmi anche direttamente Cari saluti
Salve a tutti non capisco di cosa soffro .Dal 2002 ho difficoltà a deglutire cioè il cibo rimane fermo alla gola e soffoco all'inizio non riuscivo a mangiarev + niente se non condivo il cibo con un sacco di salze persi molti chili feci la gastroscopia , il tubicino nel naso (tutto ok) e andai dal mio medico che mi prescrisse Levopraid con qualche piccolo risultato. Nel frattempo ho preso decisioni nella mia vita che mi hanno portato a stare meglio e ho ripreso un peso normale e a mangiare eccetto cibi che non mangio + dal 2002 come carne, spinaci, pesce , cibi filacciosi...?Ad oggi il problema si sta ripresentando nuovamente e nella mia vita non c'è niente che non va resta il fatto che dal 2002 tanti cibi non riesco più a mangiarli e la mia vita per questo problema è molto cambiata con isolamento durante i pasti mancanza di appetito vita sociale limitata
Cara Sara,
penso che il suo problema deve essere affrontato in maniera diversa che per via telematica. Il suo problema potrebbe essere di origine gastroenterologica ma anche psicologica. Quindi accetti di farsi curare da uno specialista e segua correttamente i suoi consigli.
Cari saluti
La ringrazio per la tempestiva risposta .Avendo già fatto gastroscopia e tubicino nel naso per fortuna con esiti negativi quali altri esami dovrei effettuare? E se fossero problemi psicologici l’omeopatia potrebbe aiutarmi? Grazie della sua disponibilità .Sara.
Cara Sara,
si rivolga ad un gastroenterologo o specialista simile (colonproctologo). Le sapra’ dare le giuste indicazioni. Non credo che l’omeopatia possa aiutarla anche se le cure naturali sono efficaci. Cari saluti
Gentile Dott. Nicastro, Le scrivo dopo aver visitato il suo sito, che è un ottimo mezzo di conoscenza e di approfondimento per capire e riconoscere i sintomi di un possibile patologia, e La ringrazio della disponibilità e del tempo che dedica alle nostre domande. Mi rivolgo a Lei per avere un consiglio su un problema: sono un ragazzo di 24 anni, non ho mai sofferto di patologie particolari ne ci sono stati casi in famiglia di malattie gravi, faccio un lavoro che mi porta a stare seduto per lungo tempo davanti al computer, cerco di avere un'alimentazione il più corretta e varia possibile. Le descrivo il mio problema: a partire da ottobre scorso circa ho sofferto per 3mesi di un fastidio in zona perianale esteso talvolta ai testicoli e pensavo di avere una prostatite; gli esami generali del sangue fatti in novembre erano risultati tutti nella norma. Dopo visita urologica in dicembre, a dire il vero un pò approsimativa, l'urologo ha escluso alcun tipo di problema legato alla prostata. Da dicembre/gennaio il fastidio è sparito da solo senza assumere nessun farmaco; nel frattempo il medico curante mi aveva consigliato una visita dal proctologo ed eco delle pelvi e prostata. La visita l'ho fatto in gennaio: controllo dell'ano assieme ad indagine del retto condotta fino a 18 CM e non è stata riscontrata alcuna patologia nè anomalia e il medico proctologo ha semplicemente detto che il fastidio perianale poteva essere una temporanea lieve infezione a livello di prostata. Anche l'eco delle pelvi e prostata fatta a fine gennaio, non ha riscontrato alcun problema. Dopo questo preambolo, Le pongo il mio vero problema: a partire da gennaio ho iniziato ad avere problemi legati alla defecazione, ovvero le feci sono caprine. Avevo già detto questo problema al proctologo a gennaio, il quale non avendo riscontrato nessun problema legato all'ano-retto, mi aveva semplicemente consigliato una dieta ricca di fibre e acqua. Tuttavia il problema è continuato fino ad oggi: diciamo che vado in bagno con regolarità ogni giorno la mattina, dopo colazione, però le feci sono dure e caprine, non riscontro nè sangue vivo nè sangue sulla carta igienica, è più facile invece vedere scorie di cibo nelle feci; infine talvolta capita di evacuare feci un pò più compatte, ma formate da singole feci caprine (spero di essere stato il più chiaro possibile).Le chiedo dunque, quale potrebbe essere il mio problema, immagino io forse un problema di colite o di transito intestinale o comunque più legato all'intestino. Spero di non essere stato troppo prolisso e La ringrazio nuovamente e già da ora per qualsiasi suo suggerimento.Distinti saluti,Simone
Caro Simone,
non è semplice rispondere alla sua domanda. Proverò a chiarire alcune cose. Alla sua età è frequente il riscontro della sindrome del colon irritabile i cui principali sintomi sono dolore addominale, stipsi/diarrea, gonfiore ecc. La diagnosi di colon irritabile è clinica (basta la visita) ed è facilmente diagnosticabile. I sintomi da lei descritti mi fanno pensare ad un disturbo del pavimento pelvico (dolore pelvico cronico?, sindrome spastica? ecc), la cui diagnosi di certezza prevede una preliminare visita da un proctologo con chiara esperienza sulle patologie del pavimento pelvico. Le do questo consiglio in quanto nella mia esperienza è frequente il riscontro di pazienti che seguono cure per sospette infiammazioni alla prostata o per sospette patologie ano-rettali ed invece hanno un disturbo del complesso neuro-muscolare che circonda questi organi. Individuata la diagnosi la terapia può anche essere semplice come una rieducazione funzionale del piano perineale. Auguri
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