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Ho 38 anni, ho scoperto di avere un infezione dello sperma in occasione del tentativo di avere un secondo figlio nel maggio 2005, associata ad un varicocele poi operato. Allora l’urologo mi ha dato in tre occasioni 5gg di Ciproxin 500 mg.A febbraio 2006 continuavo ad avere l’infezione sempre dovuta al germe E. Coli, un altro urologo mi ha dato 20 gg di Ciproxin 750; al termine di questa terapia ho avuto una fase acuta accompagnata da febbre e da sangue nelle urine che mi ha portato ad ricovero nell’aprile 2006.Da aprile ho preso quasi ininterrottamente Bassado (15gg), Unidrox (10gg), Bactrim 15gg e Velamox 15gg associati a supposte a 30gg di supposte di Mictasone; poi dopo una nuova spermiocoltura positiva ho preso 7gg di Maxivanil e Noroxin; dopo ancora positiva, stavolta si è associato anche l’Enterococco Fecalis, ho preso del Normix per 2gg, Yovis per 20gg. E Keraflox per 15gg., ma sono sempre al punto di partenza. L’unico sintomo è un bruciore durante l’eiaculazione; ad una ecografia si rileva la prostata ingrossata con delle calcificazione e delle formazioni cistiche, e il mancato svuotamento completo della vescica. Successivamente ho effettuato un ciclo di Rocefin 7GG, Augmentin 10gg, Bactrim 15gg; spermiocoltura negativa ad un mese dalla terapia, ma dopo due mesi è tornata positiva. Dopo ciclo di Ciproxin 750 x 2 al dì per 15gg, e bactrim per altri 15gg; spermiocoltura sempre positiva. Ciclo di Imipen 2 fiale al dì e 20 di Levoxacin, spermiocoltura sempre positiva. Sono stato da un altro urologo a Roma e mi ha dato solo dell’Omnic 0,4 per un anno, per un lieve registrimento uretro-cervicale. Dopo 20 gg. Dall’inizio dell’Omnic spermiocoltura negativa, dopo nuovamente positiva. Vorrei sapere cosa mi resta da fare.Vorrei sapere se occorre fare delle indagini intestinali, come la rettoscopia e se potrebbero esserci delle cause che favoriscono il passagio del Coli dall'intestino alla prostata. Dimenticavo le terapie antibiotiche sono sempre state accompagnate da due bustine di Yovis 1 g al giorno.
Caro Sig. Vitantonio,
chiedo scusa per la tardiva risposta. Il mio consiglio e’ quello di eseguire una visita proctologica completata con una videoproctoscopia digitale in quanto spesso la patologia ano-rettale e’ complicata con patologie urologiche e le sue infezioni sono sempre state di origine intestinale. Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti
Cari saluti
Descrivo brevemente il motivo di questo contatto. Si tratta di problemi tracciabili nella zona addominale.Diarrea, senza presenza di muco o tracce di sangue (almeno per quanto si può percepire visivamente). Nella fase acuta ho accusato un innalzamento della temperatura corporea ( max 37,5°). Ovvia una percezione di stanchezza, penso conseguenza del malessere. Associo a quanto descritto, un rutto continuo, dovuto alla presenza di una piccola ernia iatale, emersa a seguito di una gastroscopia effettuata circa un mese fa. Ma, i sintomi, qui in oggetto, derivano dalla zona (viscerale). Gradirei una sua risposta su quanto dettagliato. Nella speranza che gli elementi possano offrire una necessaria nota informativa, le porgo i saluti, nell'attesa della risposta.
Caro Signor Alessandro,
da quanto tempo soffre di diarrea con febbre? questa è una informazione fondamenta per comprendere se lei è affetto da una sindrome influenzale o da una reale patologia colica.
Cari saluti
buona sera,voglio un suo consiglio sn molto preocuppato ke sn celiaco.ho i seguenti esami fatti rx del tenue,regolare la canalizzazione delle anse digiuno-ileali.l'ultima ansa dell'illeo presenta modeste irregolarita di calibro ma senza segni patognomici riferibele a malattia infiammatoria cronica intestinale.esami celichia ema(anti.endomisio)negativo,anticorpi anti trasglutaninasi 0.67.anticorpi anti-gliadiana IgG 0.24.anticorpi anti gliadina 0.44 cioe tutto a posto,ma la cosa ke mi preocuppa e l'esito della biopsia duodenale mucosa duodenale con parcellare atrofia del profilo villare.reperto compatibile con sindrome da malassorbimento.sn disperato e celiachia?altri esami sideremia 133.ferritina75.transferrina 264.ves 7.emocromocitometrico tutto ok.fibrinogemo 213.calprotectina fecale 144.colonscopia si completa lo studiodel colon fino al ceco senza mettere in evidenza lesioni mucose visibili nn ho fatto le biopsie.ho fatto tutti quest esami x ke da 1 soffro di diarrea e feci irregolari pangia gonfia CON SCARICHE 2 VOLTE AL GIORNO .cordiali saluti e grazie x il suo tempo.desitero la sua risposta al mio indirizzo email. TUTTO E NATO KE DA 1 ANNO SN STATO OPERATO DI EMMOROIDI PRIMA NN SOFFRIVO DI QUESTI DISTURBI.
Caro Signor Filippo,
sarebbe interessante sapere il tipo di intervento subito per le emorroidi. Inoltre perchè pensare alla celiachia e non alla sindrome del colon irritabile considerato che i suoi sintomi sono tipici?
cari saluti
Caro dottore sono un ragazzo di 36 anni volevo gentilmente chiederle, da premettere che sono affetto da prostatite cronica con sclerosi del collo vescicale;le chiedo,da tempo mi vengono dei bruciori continui sulle pareti dell'ano,vado in bagno abbastanza tranquillo feci sono pulite non presentano sangue,precedentemente ho avuto dei lievi problemi di emmorroidi interne ma sanguinamenti mai,solo qualche piccola traccia sulla carta igienica ma adesso non piu.urologo mi dice continuamente che non correlati con prostatite e con sclerosi,mi consiglia una visita da un chirurgo generale che ci andrò prima possibile che cosa potrebbe essere e quale visite dovrei fare grazie a risentirci
Caro Signor Alberto,
la visita che deve eseguire è quella proctologica completata con una videoproctoscopia digitale. Vorrei solo ricordare che spesso i disturbi proctologici sono associati con quelli delle basse vie urinarie, nel suo caso possono essere correlati con la prostatite ma non con la sclerosi del collo.
Cari saluti
Buongiorno Dottore, sono un ragazzo di 19 anni e questa mattina ho notato la presenza di sangue rosso vivo nelle feci e ora ogni tanto sento di dover andare in bagno ed espello solamente qualche goccia di sangue e basta di che si tratta? devo preoccuparmi seriamente? attendo cortesemente risposta grazie per la Sua disponibilità
Caro Signor Nicola,
la presenza di sangue vivo alla defecazione può essere indice di differenti patologie ano-rettali, la maggiorparte benigne anche in relazione alla sua giovane età. Comunque è meglio sottoporsi ad una visita specialistica con videoproctoscopia per definire la diagnosi (emorroidi? ragade?).
Cari saluti
Egregio dottore Attilio Nicastro sono Luciana , ho 53 anni,insegno presso un liceo classico, le scrivo per essere aiutata a comprendere. Giorno 3 dicembre mi è stato asportato un polipo del canale anale già tipizzato istologicamente. (Dall'esame istologico è risultata la seguente diagnosi: frammento di mucosa anale sedi di flogosi aspecifica e frammento di polipo iperplastico del colon). Prima dell'intervento non ho mai avuto nulla "fuori" del canale anale. (Durante la defecazione usciva il polipo anale che riportavo, dopo, facilmente in sede). Immediatamente dopo l'intervento (avvenuto con tecnica tradizionale, tramite divaricatore) toccandomi ho notato, una "losanga" sporgente,dura, compatta, arrossata che sporgeva fuori dall'ano.(A cinque giorni dall'intervento mi dà ancora enomemente fastidio e permane invariata) Il dottore che ha effettuato l'intervento mi ha detto che si trattava di emorroidi procidenti, mi ha prescritto Venoruton compresse (n°3 al giorno) e gel (n° 2 applicazioni) e mi ha detto di provare a ridurla spingendola verso l'interno. Sto seguendo la prescrizione, senza alcun risultato. Il mio intuito mi dice che le cose stanno diversamente.Le sarei immensamente riconoscente se volesse aiutarmi a comprendere meglio.
Cara Signora Luciana,
è possibile una emorroide prolassata dopo un intervento sull’ano, ma questa doveva essere già presente prima dell’intervento. Inoltre il polipo stava nella stessa posizione dell’emorroide? Non per sfiducia ma una Videoproctoscopia digitale potrebbe derimere ogni lecito dubbio.
Cari saluti
Gent.mo dott. Nicastro, mio padre, 67 anni, 1 st fa è stato sottoposto ad un intervento di colectomia totale con ileostomia d'urgenza, in seguito ad una perforazione indotta da colonscopia. Tra 2-3 mesi circa dovrebbe sottoporsi ad ileo-rettoanastomosi. Noi siamo della provincia di Foggia. Lei potrebbe indicarmi qual'è il migliore centro in Italia che si occupa di questi problemi. Possibilmente una struttura privata, a pagamento. Grazie per la disponibilità.
Cara Signora Francesca,
i centri specilistici in Italia che si occupano della patologia di suo padre sono tanti, tra cui, mi permetta, il Dipartimento di Colonproctologia dell’European Hospital che mi onoro di dirigere.
Cari saluti
Gent.mo Dott.re; Sono una ragazza di 23 anni che da circa un mese soffre di forti dolori allo stomaco e alla pancia. Le spiego meglio: precedentemente, circa 3 anni fa, ho subito un'appendicectomia , la quale mi ha portato in seguito lievi disturbi al colon, per spiegarmi meglio, da che andavo in bagno un giorno si e un giorno no, poi andavo anche 2 volte al giorno. Da circa un mese soffro, prima in maniera latente, poi sempre più forti, di dolori allo stomaco e alla pancia (simili ai dolori dovuti ad una forte stitichezza), nausea e vomito (nonostante un'alimentazione povera di condimenti) e una diarrea, non completamente liquida, dovuta anche al fatto che non mangio sregolato e che quello che mangio spesse volte lo rimetto. La cosa che mi preoccupa di più è la temperatura,che oscilla sempre dai 37.1 ai 37.6 .All'inizio riconducevo all'influenza tutti questi sintomi, ma non credo che l'influenza duri più di un mese. Sono in sovrappeso, e sono dimagrita 6,5kg in questo mese. Ora, leggendo le sue risposte esaurienti, volevo sapere il suo parere, se non chiedo troppo, ed eventualmente quale problema supporre e i relativi esami clinici da effettuare. La ringrazio anticipatamente, sicura di una sua repentina risposta. Mi scuso forse per la proprietà di linguaggio usata male, ma questa situazione mi sta preoccupando oltremodo.
Cara Signora Laura,
la particolarità dei suoi sintomi impone prima di tutto una visita specialistica per poter definire, con l’esame clinico, una presunzione diagnostica e solo dopo decidere quali esami più specialistici effettuare. Comunque esami preliminari possibili da effettuare sono: l’esame completo delle feci, la coprocoltura e l’esame parassitologico delle feci.
Cari saluti
Buonasera, sono la mamma di un ragazzo di 25 anni di milano. Da più di un anno soffre di prostatite( diagnosticato da 3 urologi).Nonostante varie cure,esame del liquido seminale e vari accorgimenti il problema persiste tanto da non riuscire a lavorare in quanto non riesce a stare seduto per dolore all'ano.Il fastidio si manifesta a volte all'ano,a volte con bruciore al glande e altre volte contemporaneamente.L'ultimo consulto con l'urologo gli ha consigliato una visita da un proctologo.Vorrei poter avere una speranza che questo problema si possa risolvere.Grazie per l'attenzione.
Cara Signora,
sperare di risolvere il problema di salute di suo figlio significa innanzitutto comprendere la causa del dolore che lo sta facendo soffrire. Una visita colonproctologica completata con una videoproctoscopia digitale potrebbe essere utile ai fini diagnostici ma seguendo la storia clinica di suo figlio credo che sia necessario valutare altri parametri di funzionalità del pavimento pelvico non escludendo la valutazione del nervo pudendo.
dopo un anno di stipsi e ho un dolicocolon hanno riscontrato piu prolassi mucosi con rettocele di 8 cm. che tipo di intervento dovrei fare?? e perche' e' successa questa cosa? premetto che ho 25 anni grazie
Cara Signora,
è difficile stabilire perché tutto questo è successo. Probabilmente gli sforzi ripetuti per poter evacuare hanno portato ad una alterazione della muscolatura del pavimento pelvico. Mi sembra difficile che questo possa stabilirsi a 25 anni e con solo un anno di storia di stipsi. Una mia personale riflessione è che sempre più frequentemente vedo scritte queste diagnosi che poi non risultano all’esame clinico della persona sofferente e sono diagnosi fatte solo per giustificare un intervento molto di moda, quale quello probabilmente a lei consigliato. A miomparere andrebbe ben investigata la causa della sua stipsi e prima di procedere ad interventi chirurgici più o meno fantasiosi provare a curare adeguatamente il transito intestinale e in caso il pavimento pelvico.
Salve dottore sono un ragazzo di 22 anni, e ultimamente quando vado in bagno vedo delle striature di sangue rosso vivo sulle feci. L'ho fatto presente al medico di famiglia e mi ha prescritto la pomata neuflan. Ha funzionato,però adesso sono punto e da capo c'e di nuovo il sangue sulle feci.come mai? grazie dottore
La presenza di sangue nelle feci è sempre un sintomo di allarme. Le perdite ematiche dall’ano possono dipendere da tante patologie, nella maggior parte dei casi del tutto benigne. Nelle persone giovani comunque bisogna porre una maggiore attenzione a quelle che sono le patologie infiammatorie del retto come la proctite e la rettocolite. Spero che il medico curante prima di prescrivere una pomata antiemorroidale ha fatto una adeguata diagnosi, eseguendo una visita. Se così non è stato le consiglio di sottoporsi ad una visita colonproctologica completata con videoproctoscopia digitale per una corretta diagnosi e una adeguata terapia.
Salve da tempo avevo problemi di stipsi,solo che ultimamente ho avuto grosse difficolta' ad evacuare avvertivo dolore all'ano e al passaggio delle feci sentivo come aghi.inizialmente vedevo sulla carta dei puntini di sangue ora mi sono rivolta dal medico e mi ha prescritto pomata ruscoroid ho notato un lieve benessere..solo che dopo un paio di giorni andando in bagno ho notato tra le feci sangue e non puntini di sangue avverto dolore a volte si alterna prurito alternato a bruciore....mi preoccupo nel caso non fosse emorroidi...cordiali saluti
Cara Signora,
i suoi sintomi possono essere dovuti ad una patologia diversa da quella emorroidaria e nello specifico alla presenza di una ragade. Questo potrebbe spiegare perché la pomata prescritta non da molti benefici. Il mio consiglio è di sottoporsi a visita colonproctologica completata con un esame endoscopico di base quale l’anoscopia o una anorettoscopia, meglio una videoproctoscopia digitale, per una corretta diagnosi e per una adeguata terapia.
Gentile dott.re buonasera sono una donna di 39 in piena "crisi esistenziale" per la recente diagnosi seguita a defecografia, eseguita con opacizzazione con bario a elevata densità somministrato per via anale e orale, e con seguente referto: "... Si dimostra una buona distendibilità dell'ampolla rettale. La giunzione rettoanale è situata a riposo superiormente al margine inferiore delle tuberosità ischiatiche e subisce una regolare escursione durante le manovre dinamiche. Non sono stati osservati fenomeni di incontinenza nel passaggio dalla posizione decubito a quella in ortostatismo e sotto i colpi di tosse. Il pavimento pelvico e normo resistente durante la prova dinamica. La fase defecografica, valutata mediante la tecnica digitale, ha evidenziato un aumentato tempo di apertura del canale anale e disvuotamento dell'ampolla rettale che risulta incompleto. Sulla parte posteriore del retto è presente un'incisura ad ampio raggio che si riduce parzialmente durante la fase defecografica ed è compatibile con un difettoso rilasciamneto della fionda puborettale. é presente un rettocele anteriore di 4 cm in cui ristagna il bario. Regolare il calibro del canele anale."Premettendo che sono nullipara e sottopeso per passate problematiche alimentari ora superate, con uno stile alimentare definibile flexitariano ovvero prevalentemente vegetariono ma con qalche trasgressione ittica, soffro da sempre di stipsi (anche da bambina) che da un paio d'anni si traducono anche in incompleta evacuazione che mi costringe dover ricorrere a manovre manuali abbastanza gravose per chi vive di sempre di corsa ed è pendolare. Il chirurgo al quale mi sono rivolta mi a propsto un ciclo di terapia riabilitativa seguito da STARR; per la prima proposta a parte il costo (sono una precaria) tutto sommato sono d'accordo ma la seconda mi lascia interdetta (vista la dubbia fama) e non poco dimorosa di finire di male in peggio. La prego mi dia un consiglio: ho già avuto tanti problemi nella vita un altro ancora proprio NON LO SOPPORTEREI. La ringrazio fin d'ora per il consiglio che vorrà potrà darmi.D.V.
Cara Signora,
i disturbi della defecazione e la stipsi riconoscono diverse cause. Nella sua lettera dice di soffrire di stipsi da molti anni e questo potrebbe dipendere da una causa colica mentre i disturbi dell’espulsione da una causa rettale (rettocele). Mentre questa seconda causa potrebbe avvalersi di una adeguata e corretta terapia di riabilitazione del pavimento pelvico la prima causa andrebbe curata in diverso modo, comprendendo se esiste un rallentato transito e quale è la causa. A mio parere l’intervento proposto non risolve i suoi problemi di stipsi e questo sintomo andrebbe ben indagato per un corretto percorso di terapia.
Buongiorno,ho 42 anni e da circa 10 anni mi è stata diagnosticata una pancolite ulcerosa; l'ultimo episodio grave con più di 10 scariche al giorno l'ho avuto 7 anni fa, curato con medrol e asacol. Da allora la mia malattia è stata sempre latente (prendo 4 compresse di asacol 800 al giorno), nel senso che pur non registrando crisi acute, ho abbastanza di frequente sangue nelle feci. Quello che vorrei capire è se il fatto di non sanguinare per 2-3 settimane e poi magari avere perdite ematiche per 2-3 giorni e così in seguito,sia un 'normale' decorso della malattia, cioè mi preoccupa questo andamento molto discontinuo relativamente al sangunamento (aumentato rischio di tumore al colon). Inoltre vorrei effettivamente capire quanto sia necessario affrontare un'altra colonscopia, esame che tollero ben poco, e se davvero è indispensabile eseguire ogni 2-3 anni l'esame colonscopico (ricerca cellule dispastiche o ancora peggio neoplastiche) come tutti mi suggeriscono. Grazie mille
Non credo sia normale un decorso che prevede le perdite ematiche tranne che queste non siano dovute ad altre cause, come ad esempio una patologia anale, diverse dalla rettocolite ulcerosa. A mio parere la colonscopia è necessaria per stabilire la gravità della infiammazione che potrebbe anche essere monitorata successivamente attraverso il dosaggio della calprotectina fecale.
Gentilissimo Professore, dopo aver letto alcune problematiche di altri "sfortunati" mi sono permesso di chiedergli un chiarimento,sono stato da un Proctologo che mi ha diagnosticato una Ragade ore 6 con fistola perianale cronica con pus e sangue.Che intervento mi consiglia? Devo fare prima la Fistolografia?La ringrazio anticipatamente per il suo consiglio.
Caro Signore,
l’ormai la fistulografia è considerato un esame obsoleto sostituito dalla ecografia endoanale con sonda rotante. Questo esame, poco invasivo, permette di identificare il decorso della fistola e permette al chirurgo di pianificare un corretto intervento chirurgico.
gent.le dottore,mi chiamo Paola, ho 42 anni, sono una paziente atassica; da circa un anno soffro di questo problema; avverto la necessità di andare in bagno, ma in fase espulsiva devo fare degli enormi sforzi per riuscirvi; mi è stato diagnosticato un rettocele e dalla rettomanometria un'atrofia del canale anale. Ho fatto anche una coloscopia virtuale dalla quale non è emersa alcuna novità. Cosa posso fare dato che attualmente assumo solo lassativi che però mi aiutano poco e le feci hanno assunto la forma di bucatini?Grazie in anticipo per la risposta
Cara Signora Paola,
l’atassia è una rara forma di patologia neurologica che provoca delle alterazioni sulla muscolatura volontaria non esclusa quella del pavimento pelvico e quindi degli sfinteri anali. Oltre alle terapie convenzionali per la cura della atassia è sempre consigliata una riabilitazione che, con una attenta valutazione clinica, potrebbe essere estesa nel caso specifico alla struttura neuromuscolare del pavimento pelvico.
GENTILE DOTTORE HO I DIVERTICOLI AL COLON SIGMA ,MA DA UN PO DI TEMPO SENTO DOLORE ANCHE IN VAGINA DALLA PARTE SINISTRA DOVE HO I DIVERTICOLI , LE VOLEVO CHIEDERE CI PUO' ESSERE UNA CORRELAZIONE DAL MOMENTO CHE DALLA VISITA GIN NON MI E' RISULTATO NIENTE? GRAZIE
Cara Signora è difficile rispondere alla sua domanda senza avere un quadro diretto della sua condizione clinica.
Salve, mi scuso di già per il disturbo che forse rechero... Volevo porle una domanda su una questione che al giorno d'oggi mi preoccupa. Allora da circa due mesi mi "grattavo" spessissimo sia di giorno la zona anale..ero convinto si trattasse di un fastidio a cui non dare peso..finchè dopo circa due mesi o più ho notato due palline piccole bianche.. da quando le ho notate si sono moltiplicate di cosa si puo trattare? Condilomi o una conseguenza di questo strofinamento continuo? O le due cose possono essere collegate?
Caro Signor Francesco,
secondo quanto lei descrive è probabile che si tratta di condilomi, visti i sintomi e il rapido sviluppo. Consulti un colonproctologo che mediante una visita, completata con la videoproctoscopia digitale, potrà fare una corretta diagnosi e verificare, in caso dsi confermi la presenza di condilomi, la loro eventuale diffusione nel canale anorettale.
Buona sera, leggendo alcune risposte mi è parso di capire che le fistule si riformano. Perché accade questo? È possibile che il liquido sia dovuto a qualcos altro? K
la facile recidiva delle fistole e dovuta alla loro complessità e non sempre gli interventi chirurgici possono risolvere il problema infettivo. La minore possibilità al loro riformarsi dipende da una accurata diagnosi e da un intervento più radicale possibile
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