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Sono stato operato alle emorroidi in data 2 Maggio 2024 ,prolasso 4 liv. Con tecnica THD. Soffro anche di Retto colite cronica ulcerosa 3 livello in regressione concentrata su lato centrale e sinistro del colon. Operazione apparentemente riuscita in 50 minuti, ma io ho continuamente dolore e sanguinamento, cosa devo aspettarmi? Cosa posso fare per tornare ad una vita decente? Anche l'idea della defecazione mi impaurisce per via del dolore. Uso ammorbiditori per feci, Toradol per il dolore che non funziona quasi per nulla, l'idea di rimetterci le mani mi terrorizza per via del post operatorio che ho subito, cosa posso fare?
Buongiorno, mi perdoni la tardiva risposta e spero che lei abbia risolto i suoi problemi di salute. Posso dire che la THD non prevede, nel post-operatorio, i sintomi che lei accusa. Inoltre, a mio parere, la tecnica non andrebbe utilizzata per gradi avanzati di malattia emorroidaria. Cordiali saluti
Buongiorno dottore, sono stato operato con metodo MM il 15/02/2024 per emorroidi di IV grado e rimozione di un polipo. Il decorso è stato molto doloroso, sopratutto il primo mese e mezzo. Dopo 4 mesi però dopo la defecazione mi esce qualcosa che cerco di rimettere manualmente all'interno, non vorrei che fossero di nuovo emorroidi. Ormai ho perso ogni speranza di guarire da questa patologia di cui soffro dall'età di 18 anni (ora ne ho 41). Oltretutto ho ancora delle marische che non sono piacevoli da avere e vorrei che sparissero del tutto.
Buonasera, per una diagnosi di certezza sarebbe necessaria una visita colonproctologica completata con una videoproctoscopia digitale. Cordiali saluti
Salve dottore. Il giorno 05/09/24 ho fatto il trattamento di scleroterapia per una emorroide che ogni volta che andavo in bagno usciva fuori e provocava sanguinamento e molto fastidio. Subito dopo il trattamento in ambulatorio il dottore mi fa rientrare la emorroide , rientro a casa ed è tutti regolare. Il giorno seguente appena sveglio , vado in bagno e la emorroide riesce fuori provocando un minimo sanguinamento. Il dottore che mi ha fatto il trattamento dice che è normale , però vorrei capire se è normale che questa emorroide rimane fuori e dopo il trattamento nn rientra molto facilmente e dopo quanto tempo dal trattamento nn si presenta più il sanguinamento . Grazie mille
Buongiorno, la scleroterapia della patologia emorroidaria, a mio parere, trova indicazione nei gradi più lievi (I e II grado) essendo un trattamento minvasivo volto a risolvere i sintomi (riducendo il grado della patologia) e non a rimuovere il plesso emorroidario prolassato. Fatta questa premessa, del tutto personale, se nel suo caso la scleroterpia è stata eseguita su una patologia emorroidaria di III o IV grado, le possiblità di successo terapeutico sono da ritenersi basse o nulle. Cordiali saluti
Salve dottore. Mi sono sottoposto ad intervento milligan morgan 3 settimane fa per prolasso emorroidario interno di 3 grado..avendo anche una ragade purtroppo al controllo è risultato che la stessa abbia causato una fistole con perdita di pus continua. Mi è stato prospettato un altro intervento per la ragade e la fistole ma io temo di perdere funzionalità allo sfintere. Purtroppo al momento le evacuazioni risultano sempre dolorose e con sanguinamento.... soprattutto successivamente il dolore tende ad aumentare tanto da essere appena controllato dall'amtidolorifico. In più ogni volta noto anche macchie di materia fecale penso liquida..sono davvero affranto perché la mia qualità di vita è totalmente peggiorata...ho speranze possa recuperare col tempo?
Buonasera, se ha una fistola perianale determinata da una ragade creddo che l’indicazione data dal chirurgo sia esatta, è necessario un intervento per risolvere la sua patologia. A cicatrizzazione avvenuta dell’emorroidectomia, a mio parere, dovrà sottoporsi almeno ad una ecografia endoanale con sonda a 360° per stabilire il tipo di fistola e quindi programmare un adeguato intevento anche per la salvaguardia degli sfinteri. Cordiali saluti
Buongiorno, sono stata operata di emorroidi due anni fa...a Montecchio provincia di Parma. Prolasso emorroidario di 3 / 4 grado. Primo intervento il 8/8 del 2022 con esito negativo, in quanto imboccatura anale ristretta. Esplorazione rettale entrava il mignolo. Successivo intervento il 2/11/2024... Passaggio del dilatatore medio. Oggi mi ritrovo a fare clisteri piccoli due/ tre volte a settimana, prendo del magnesio per andare in bagno...e sono da una settimana che con il passaggio delle feci faccio sangue. Proctide o ragade? Ho dolore puntorio alla cicatrice e non riesco stare in piedi. Grazie. Non ho fatto più visite...anche perché sono stata talmente male e traumatizzata.
Buonasera Signora, se come conseguenza dell’intervento ha una stenosi cicatriziale credo sia utile risolvere questa patologia prima di tutto. Inoltre sarebbe utile stabilire una adeguata terapia per rendere più morbide le feci e non abusi del magnesio che è una purga. Le perdite ematiche potrebbero derivare anche da un trauma nel canale, ma senza una visita non si può stabilire se è una proctite o una ragade. Cordiali saluti
Gentile dott Nicastro sono una signora di42 ann ed il mese di Aprile sono stata operata di emorroidi di 4 grado con tecnica milligan-morgan .Da allora a parte i dolori lancinanti ho avuto seri problemi per defecare a tal punto da aiutarmi con le mani. Ho fatto sotto consiglio diel proctologo la defecografia con esito prolasso mucoso ,ampio rettocele anteriore e perineo discendente.mi hanno consigliatoun secondo intervento con metodo longo ma sinceramente ho molti dubbi nn vorrei peggiorare la mia situazione.purtoppo io insegno fitness e tutta questa situazione per me è molto invalidante ho provato diete per mantenere feci più morbide ,ho usato bustine e sciroppi di vario genere ma il momento defecatorio è diventato un parto.Attento un suo consiglio prezioso per me.Buon lavoro
Cara Signora,
non credo che quanto rilevato dalla defecografia sia una condizione insorta dopo l’intervento. A parte il prolasso mucoso che il chirurgo dovrebbe aver constatato durante l’intervento e che quindi poteva correggere, il rettocele e la sindrome del perineo discendente sono condizioni che prevedono uno stato di sofferenza cronica del pavimento pelvico che ne determinano uno stato funzionale alterato. Ma la diagnosi di rettocele e di perineo discendente è facile ed è possibile con una normale visita proctologica che sicuramente avrà eseguito per la patologia emorroidaria che per essere stata di IV grado poteva far ipotizzare uno stato di sofferenza di lunga data. queste considerazioni sono necessarie perché l’esito della defecografia potrebbe essere smentito dall’esame obiettivo locale e che i suoi sintomi potrebbero essere conseguenti proprio all’intervento per la malattia emorroidaria che ha portato ad una alterazione del canale anale (stenosi o substenosi) con difficoltà alla espulsione delle feci. Una visita proctologica completata con videoproctoscopia digitale potrebbe essere utile per una corretta diagnosi e un adeguato percorso di terapia che potrebbe prevedere una riabilitazione del pavimento pelvico anziché un intervento come quello a lei proposto e di cui penso ne potrà leggere effetti e risultati nelle testimonianze delle persone pubblicate nelle pagine del mio sito.
Buonasera dottore, sono un uomo di 42 anni e due anni fa sono stato operato alle emorroidi di terzo grado con metodo longo.Dalle visite di controllo mi è stato detto che l'operazione è perfettamemte riuscita però non ho trovato giovamento ovvero, il prolasso non si è mai riassorbito e spesso mi si infiamma gonfiandosi, ho dei sanguinamenti periodicamente e di conseguenza anche dolore.Vorrei avere un suo parere tenendo conto che soffro di colon irritabile e spesso mi capita di avere dei periodi di diarrea che sicuramente non mi aiuta con le emorroidi .Grazie buonasera.
Caro Signore,
un intervento può considerarsi riuscito quando migliora la qualità e la quantità di vita della persona sofferente. Ma la sua storia non è diversa a quella di tante persone che hanno subito lo steso intervento che , a mio personale parere, non cura la patologia emorroidaria e che è gravato da complicazioni che non ne giustificano l’attuazione. Il mio consiglio è di sottoporsi a visita colonproctologica completata con videoproctoscopia digitale per una corretta diagnosi e un corretto percorso di terapia che non trascuri la cura del colon irritabile.
Buongiorno, avrei una domanda da porle. Ho fatto da circa un mese e mezzo un intervento di thd per emorroidi di II grado sanguinanti, ma tuttora l'intervento sembra sia stato vano, poichè soffro degli stessi sintomi, nonchè è uscito un gavocciolo esterno all'inizio trombizzato, in seguito alla rottura di un punto, dopo circa 21 giorni. Tale punto protrudeva dall'orifizio anale e il chirurgo l'ha poi tagliato verso il bordo dell'orifizio, mentre è uscita anche una rete intrecciata di fili in corrispondenza di tale giorno, dopo essere andato in bagno. Visto che il gavocciolo è comparso in corrispondenza di tali eventi e intorno al 21 giorno, vorrei sapere se è stato causato dalla rottura del punto che quindi ne ha reso vano l'intervento. Tra l'altro prima dell'intervento non avevo alcun gavocciolo completamente all'esterno dell'orifizio, non può essere magari che sia peggiorato o che sia un circolo collaterale creatosi?Eventualmente il chirurgo vorrebbe aspettare fino a tre mesi per poi effettuare una scleroterapia su quel vaso, poichè sfregando durante l'evacuazione è causa di striature ematiche. Non si potrebbe effettuare invece la scleroterapia selettiva di cui sento ben parlare? Grazie per le delucidazioni.
Caro Signore,
quello che descrive non è un regolare decorso post-operatorio dopo dearterializzazione doppler guidata dei plessi emorroidali. Probabilmente si può ipotizzare una difficoltà durante l’intervento nella sutura delle arterie e nell’eventuale correzione di un prolasso mucoso. Questo potrebbe spiegare la precoce perdita della sutura e la trombosi di un peduncolo. In caso residui una patologia emorroidale possono essere impiegate altre tecniche, come la scleroterapia, ma a mio giudizio, bisogna attendere almeno tre mesi dall’intervento principale e poi valutare una terapia più definitiva come una ripetizione della dearterializzazione. Una visita colonproctologica completata con videoproctoscopia digitale potrebbe essere utile per una migliore definizione diagnostica e per un corretto percorso di terapia.
Gentile dottore,Mi sono operato 2 giorni fa: fistulectomia + emorroidectomia. A parte il dolore la cosa che mi preoccupa di più e' il sanguinamento , copioso sopratutto dopo le 2 defecazioni che ho fatto oggi (anche se morbide). Lei dice che è normale o devo preoccuparmi per il sangue che sto lasciando? La tazza diventa rossa. Grazie in anticipo. Paolo
Caro Signor Paolo,
non credo che i sanguinamenti così copiosi siano normali per un decorso post-operatorio di asportazione delle emorroidi. Consulti il chirurgo che ha eseguito l’intervento per una corretta diagnosi e una adeguata terapia.
Gent.mo dottore, cercherò in breve di descrivere la mia situazione. Ho 45 anni e circa 20 anni fa ho subito un intervento classico di asportazione di una fistola e di una emorroide esterna trombizzata. Ricordo che il chirurgo a suo tempo mi disse che avevo anche delle emorroidi interne e che non potette intervenire radicalmente per probabili problemi di infezioni. Le emmorroidi sono ricomparse, e durante la defecazione peraltro normale uscivano fuori e poi dopo dovevo manualmente provvedere a farle rientare. Mi sono sottoposto ad un intervento di dearterializzazione 4 anni fa ma nulla da fare, dopo un anno dall'intervento ho nuovamente avuto emorroidi trombizzate e di corsa al pronto soccorso. Due anni fa ho fatto la Longo, ho avuto problemi di urgenza defecatoria, di incontinenza e a volte difficoltà nella minzione o viceversa urgenza di urinare. Circa due settimane fa però mi è venuta una piccola emorroide e sono andato in visita dal chirurgo che mi ha operato il quale mi ha detto che a volte può succedere ma nulla di allarmante e mi ha dato una cura. Le dico invece che non mi sento per nulla bene, che ho spesso bruciori e che vivo un disagio perenne (pesantezza addominale, svuotamento non completo delle feci, difficoltà ad urinare). Sono sconfortato e confuso, chiedo il suo autorevole parere. Grazie
Caro Signore.
la sua storia clinica è abbastanza complicata perché si possa dare un giudizio sereno. L’intervento eseguito 20 anni fa ha risolto un problema non facile e concordo con il chirurgo che non è consigliabile un intervento sulle emorroidi in caso di fistola per problemi di infezioni, che possono complicare il decorso post-operatorio. A mio parere andava ben valutato il fallimento della dearterializzazione in quanto, se la tecnica è eseguita correttamente, la probabilità di una ripresa di malattia è veramente scarsa. Ma la patologia emorroidaria ha una causa che se non è rimossa è causa di ripresa di malattia. Mi sembra di capire che la sua defecazione è descritta come normale, ma sono proprio i disturbi della defecazione che spesso portano alla patologia emorroidaria e lei questi disturbi continua a lamentarli (pesantezza addominale, svuotamento non completo delle feci, difficoltà ad urinare). Inoltre sia la dearterializzazione che la cosiddetta tecnica di Longo non asportano le emorroidi e anzi quest’ultima spesso è gravata da complicanze come lei descrive (problemi di urgenza defecatoria, di incontinenza e a volte difficoltà nella minzione o viceversa urgenza di urinare). Il mio consiglio è di valutare correttamente se esistono problemi legati appunto alla defecazione intesa anche come transito intestinale, inoltre sarebbe opportuno avere un quadro reale della condizione dei plessi emorroidali e valutare gli esiti cicatriziali dei pregressi interventi subiti mediante una accurata visita colonproctologica completata con Videoproctoscopia Digitale. Solo dopo aver fatto una diagnosi precisa è possibile stabilire un corretto percorso di terapia.
sono stato operato da una settimana chirurgicamente di emorroidi interne ed esterne, ho dolori quando vado in bagno per almenno 1/2 ora e sanguinamenti,i dolori della giornata li sopporto a fatica , quale crema o altro posso mettere per guarire le ferite prima possibile poiche' debbo andare all'estero al caldo per lavoro e cosa debbo portare come cura.Grazie infinite
Il dolore dopo l’emorroidectomia può essere controllato (come indicano i maggiori studi) con degli antidolorifici-antinfiammatori. Il dolore e le perdite ematiche speso sono dovuti alla tecnica utilizzata e all’entità dell’intervento. Dopo l’intervento sarebbe opportuno non applicare alcuna crema sulle ferite in quanto queste devono guarire spontaneamente e nel tempo dovuto e in alcuni casi è proprio l’applicazione delle creme ad impedire una corretta cicatrizzazione.
Buongiorno dottore ! Espongo il mio problema: dalla colonscopia risulta un emorroidi di 2 grado che prolassano con l'evacuazione delle feci e che rientrano spontaneamente. Oltre ad avere un fastidio non indifferente mi succede spesso di sanguinare non poco quando vado in bagno. Premetto che sono celiaco ed intollerante al lattosio. ...mi può suggerire quale rimedio occorre per risolvere la mia provlematica? Mi affido slla sua esperienza professionale .
Caro Signore,
la patologia emorroidaria di secondo grado sintomatica che l’affligge potrebbe essere trattata con un trattamento conservativo medico o chirurgico. Visti i sintomi accusati potrebbe essere utile un trattamento mediante dearterializzazione emorroidaria con una eventuale proctopessi (se esiste prolasso mucoso). Una visita colonproctologica completata con videoproctoscopia digitale potrebbe essere utile per una corretta diagnosi e per un adeguato inquadramento terapeutico.
Sono una pediatra.Nel mese di Maggio 2012 sono stata operata di prolasso mucoemorroidario di 3 grado col metodo THD. A distanza di un anno presento ancora una sintomatologia caratterizzata da bruciore,calore,tensione dolenzia a volte senso di peso a livello anale, perineale,vulvare.Pratico terapia da circa un anno periodicamente con Asacol supposte a di alterni e da 15 giorni Neuraben 1cox2 con scarso beneficio.Un collega mi consigliava al bisogno Luan per via rettale.Sono in terapia da due mesi con colpotrofine per via vaginale due volte la settimana per distofia vulvovaginale.Sono molto scoraggiata per questo mio problema. Ringrazio per la risposta.Distinti saluti.
Cara Dottoressa, probabilmente i suoi sintomi possono derivare da una diversa patologia e comunque andrebbe ben valutata la condizione del canale anorettale mediante una videoproctoscopia digitale. Quello che descrive, soprattutto il dolore gravativo perineale, potrebbe essere correlato ad una disfunzione del pavimento pelvico e non derivare dall’intervento subito. Consulti il proctologo di fiducia per una corretta diagnosi e un adeguato percorso di terapia.
Gentile dottore,sono stata operata con un metodo simile al thd con DearteriZazione,in seguito a problemi di stomaco causati da antidolorifici mi e fuoriuscita una palla molto dolorosa, vorrei capire come faccio a farla sgonfiare, andrà via? Mi hanno detto di fare punture di voltaren..attendo risposta grazie di cuore.
Cara Signora,
se ha una tumefazione (palla) sull’ano, probabilmente si tratta di una emorroide. La terapia con il voltaren può avere effetto sui sintomi dolorosi ma non sulla patoogia emorroidale che andrebbe trattata diversamente. consulti il suo curante per una corretta diagnosi e una adeguata terapia.
Buongiorno dottore,il 6 Novembre sono stato operato : fistulectomia (rimozione chirurgica della fistola che era superficiale) + emorroidectomia (Milligan Morgan - tecnica aperta - 3 ferite senza punti). Totale quindi 4 ferite aperte sul mio ano. Durante i primi 10 giorni il sanguinamento era abbastanza importante , solo durante la defecazione, a livello di goccioloni sulla tazza. Dopo dieci giorni per fortuna il sanguinamento (ed il fastidio) è andato migliorando ed attualmente trovo meno sangue, praticamente solo sulla carta igienica. La mia domanda è questa: quanto durerà questo sanguinamento? E' normale? Sono passati 35 giorni e speravo fosse terminato invece praticamente negli ultimi 20 giorni è rimasto costante, non tanto come i primi giorni e comunque solo durante la defecazione, ma costante.Ha dei consigli? Le feci sono morbide (anche se abbastanza grandi di dimensioni per via delle fibre che assumo) e cerco di andare al bagno una volta al giorno non di più. Non sfrego mai nulla contro le ferite per pulirmi (tipo carta igienica) ma faccio sempre una doccetta (punto la doccia sulla zona e la pulisco delicatamente applicando ANONET con il dito molto piano). Questo una volta al giorno o comunque dopo la defecazione. E' solo questione di tempo e basta avere pazienza o servono degli aiuti a livello di medicine?Inoltre sono tornato a lavoro in quanto non faccio un lavoro fisico, spero questo non pregiudichi la guarigione.Grazie in anticipo e scusi se mi sono prolungato con le informazioni, Paolo.
Caro Signor Paolo,
probabilmente è la ferita della fistola che ritarda a cicatrizzare e comunque piccole perdite ematiche, da non perfetta cicatrizzazione possono verificarsi entro i primi 60 giorni dopo un intervento di Milligan Morgan. Se non sussitono altri sintomi non credo che debba prendere altre precauzioni oltre a quelle, idonee, che sta seguendo.
egregio dottore, mi sono operata diciassette anni fa di emorroidi, ora ho 57 anni , metodo milligan morgan, sono rimasta traumatizzata per il dolore, già all'epoca ho riscontrato un restringimento, poi ho una pelle molto sensibile che con molta facilità si ferisce, il problema è peggiorato notevolmente ho perso l'elasticità, prendo psillio tutti i giorni, e una adeguata alimentazione, vorrei sapere se posso provare con delle tecniche che mi aiutino a superare il problema, perché non vorrei affrontare l'operazione.
Cara Signora,
il restringimento significa stenosi, complicanza possibile dopo un intervento di emorroidectomia, dovuto alla eccessiva asportazione di tessuto. Spero che lei abbia già fatto delle visite di controllo dopo l’intervento e che abbia già fatto delle terapie è che non siano passati 17 anni senza aver preso dovuti accorgimenti per evitare la stenosi e curare eventuali difficoltà ad evacuare. Le consiglio una visita colonproctologica di controllo completata con videoproctoscopia digitale per una corretta diagnosi e un adeguato percorso di terapia.
Avendo subito un intervento di THD e Pessia della mucosa (emorroidi IV grado e prolasso parziale) dopo 8 gg dall'intervento continuo a sanguinare durante la defecazione, è normale? Dopo quanti giorni è previsto il recupero dopo un simile intervento?
Cara Signora,
dopo l’intervento di dearterializzazione e pessia della mucosa piccole perdite ematiche sono possibili nell’immediato post operatorio, che si riducono gradualmente fino a scomparire dopo pochi giorni. Il recupero è rapido e in pochi giorni la persona operata può riprendere le normali attività quotidiane, raccomandando solo di non eseguire eccessivi sforzi fisici e mantenendo una defecazione più regolare e morbida possibile. Se le perdite di sangue sono abbondanti e continue è opportuno consultare il chirurgo per le cure adeguate.
buonasera vorrei un suo parere:sono stata operata due volte di emorroidi(non ricordo il metodo ma ricordo che fu usata una cucitrice x chiudere) ho fatto una colonscopia di controllo(ho 50 anni) e mi è stato detto che uno di questi punti e ancora dentro. cosa mi consiglia? debbo farlo togliere ho sta bene la? se si lascia la può portare conseguenze? ringrazio e saluto
Caro Signore,
il punto metallico che non è stato espulso, così come descrivono i fautori dell’intervento da lei subito, rappresenta un corpo estraneo e per tale motivo dovrebbe essere rimosso .
salve dottore,sono una ragazza di 27 anni,con nessun problema intestinale.Circa 15 giorni fa di notte ho accusato dolori fortissimi all'ano.Il medico curante mi ha diagnosticato un gavocciolo emorridario trommbizzato prescrivendomi iniezioni di cortisone e prisma 2 volte al di.A distanza di circa 10 giorni non vedendo cambiamenti ho fatto una visita specialistica nella quale il chirurgo dice di avermi drenato il gavocciolo(senza incisione) e rimesso in sede.Mi dice che sicuramente ogni volta che andrò in bagno uscirà ma di rimetterla dentro. Al rientro a casa ho accusato dolori fortissimi tanto da dover ricorrere al toradol in fiale.Dopo la defecazione finalmente fuoriesce e subito inizio a stare meglio.Ovviamente non sono stata più in grado di rimetterla dentro,Adesso appare sempre molto dura e di color bluastro.Continuo con la terapia prima 50mg compresse.Mi aiuti a capire la situazione migliore,il mio status psicologico è a terra.La ringrazio anticipatamente.
Cara Signora Eleonora,
la trombosi emorroidale ha un decorso lento nella risoluzione ela terapia farmacologica aiuta a controllare i sintomi e ad accelerare il processo di riassorbimento del trombo. Solitamente la trombosi si risolve in circa trenta giorni è gradualmente regrediranno anche i sintomi dolorosi.
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