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Egregio dottore, sono Lucia e ho 26 anni; il 4 novembre 2013 sono stata sottoposta a intervento per l'asportazione di una cisti sacrococcigea. L'équipe medica ha deciso di usare la tecnica chiusa, mi sono stati applicati 5 punti esterni e un drenaggio. Quest'ultimo mi è stato tolto dopo 6 giorni esatti dall'intervento, mentre i punti dopo 10. In questo lasso di tempo, ho assunto un antibiotico a largo spettro, Toradol e Betadine per le medicazioni. Tutto sembrava andare per il meglio, ma a un mese dall'intervento, mi sono accorta di avere delle perdite di sangue misto a pus. Recatami dal chirurgo, mi ha prescritto un altro antibiotico per os e ancora medicazioni con Betadine. Purtroppo tuttora, a Gennaio,mi sono accorta che dopo la doccia o premendo sulla ferita-che risulta ancora dolorante- ho delle piccolissime perdite di materiale giallastro, delle dimensioni di una "o" per intenderci. Devo preoccuparmi? La ringrazio per l'attenzione
Cara Lucia,
certo non è normale quanto descrive anche se, negli interventi per fistola sacrococccigea, difetti di cicatrizzazioni sono frequenti. Non è normale il dolore e per questo le consiglio di eseguire una ecografia della regione sacrococcigea per una migliore diagnosi.
Caro dottore sono una mamma disperata mio figlio di 15 anni è stato inciso 2 volte nel giro di 15 giorni per una cisti sacro coccigea dopo 5 giorni l'hanno operato un intervento durato circa 3 ore perchè molto ramificata. Dopo 11 giorni tolgono i punti sembra andare tutto bene l'hanno operato il 12 luglio 2013 il 16 agosto si ripresenta il pus lo porto al pronto soccorso, riaprono la ferita perchè infetta. Dopo un mese la ferita sembra guarita invece dopo 4 giorni incomincia a riaprirsi tutta. Il chirurgo che lo ha visitato dice che mio figlio "non guarirà mai che ci vuole solo un miracolo possibile che "non c'è soluzione'' che questo ragazzo avrà questo problema a vita se fara un'altro intervento c'è la possibilità di guarigione la ringrazio in anticipo spero risponda presto alle mie domande buonasera
Cara Signora,
non è raro che un intervento per fistola sacrococccigea si complichi, con conseguente ritardo di guarigione. Da Medico non ho mai creduto nei miracoli e penso che la guarigione di suo figlio possa verificarsi se durante gli interventi è stato asportato la cisti pilonidale o sinus, da cui origina la fistola e l’infezione, piuttosto che ad un evento soprannaturale. Quindi la prima cosa di cui accertarsi se questa non guarigione sia determinata dalla persistenza del sinus, e questo può essere verificato con un esame ecografico o con una RMN. Se l’origine dell’infezione è stata rimossa, adeguate medicazioni portano alla cicatrizzazione (difficile, ma possibile, visti i ripetuti interventi), se persiste il sinus suo figlio potrà guarire con un intervento chirurgico corretto che asporti la causa dell’infezione.
Mio figlio, di 17 anni, è stato operato nel giugno di quest'anno di cisti pilonidale sacrococcigea con fistolizzazione, la chiusura della ferita è avvenuta per seconda intenzione; quindi dopo 2 mesi di medicazioni molto dolorose e un ultimo mese diciamo "sopportabile" in questi giorni ha di nuovo visto del siero e abbiamo riscontrato due piccole aperture cutanee,il chirurgo lo ha rivisto e lo sta di nuovo medicando, ha consigliato 8 medicazioni (2 a settimana).Per ora il problema è legato al dolore delle medicazioni, effettuate senza anestetico, atte a ripulire la zona...se non bastassero? Non c'è possibilità di eliminare il bulbo pilifero e quindi contrastare il problema alla radice? Mio figlio che ha sempre fatto molta attività fisica e per sua natura così come per i suoi anni tende ad essere molto "vitale" è veramente spiazzato da questa situazione che lo vede rinuciare a molte cose che amerebbe fare. Può darmi qualche consiglio? ho sentito parlare di una possibilità di intervento sperimentata in Israele microinvasiva, è eseguibile in Italia ? Ringrazio fin d'ora per la sua risposta. Alessandra
Cara Signora Alessandra,
la tecnica mininvasiva è attuata anche in Italia, anche nel mio Dipartimento. Ma credo che non sia questo il punto di discussione. La priorità è quella di stabilire se il sinus è stato asportato con l’intervento eseguito a giugno. Fatta la diagnosi, magari con una ecografia della zona sacrococcigea o una RMN, è possibile stabilire una corretta terapia che può essere chirurgica se il sinus non è stato rimosso oppure medica, continuando le medicazioni, se esiste un difetto di cicatrizzazione.
Egregio Dott.re Buongiorno sono Filippo e 10 giorni fa ho subito un intervento per l asportazione di una ciste sacrocoggigea fistolizzata ricucita con i punti di sutura(oltre15). Ancora dopo 10 giorni dall intervento la ferita non è asciutta e presenta perdita di sangue e siero che fuori esce da un foro presente all estremità della ferita. Volevo sapere se e tutto normale come decorso post operatorio attendo risposta grazie
Caro Filippo, quanto descrive è di frequente osservazione dopo un intervento per fistola sacroccigea soprattutto nel breve periodo postoperatorio. Consulti il chirurgo che ha eseguito l’intervento che saprà darle adeguati consigli per come proseguire eventuali medicazioni .
dott. buonasera sono un ragazzo di 21 anni il mese scorso mi sono operato di una cisti coccigea la ferita mi era stata chiusa poi per un infezione mi hanno tolto i punti e rimasta aperta ad oggi sto facendo medicazioni giornaliere queste medicazioni consistono nel infilare una garza all'interno della ferita il problema e che fuori esce sempre del liquido il dottore che mi fa le medicazioni dice che si infetta perche la ferita sta troppo vicino l'ano mi sta cambiando sempre antibiotici secondo il dottore dice che la ferita sta guarendo il problema e che esce sempre questo liquido per lei e normale come decorso ? la ringrazio per l'attenzione
Caro Francesco,
non è un normale decorso, ma è normale la perdita di materiale purulento se la ferita è infetta. Continui le medicazioni e le indicazioni del chirurgo.
Buonasera dottore colgo l'occasione per porle una domanda, il mio ragazzo è stato operato a una ciste sopra il coccige quattro anni fa circa, ogni due mesi circa mi dice che gli da fastidio e io andando a stringere nella zona puntualmente esce liquido da forellini coincidenti alla sutura dei punti , impiegando almeno mezz ora per farlo uscire affinché gli ritorna il sollievo, ma come può un giorno terminare questo liquido e non gli dia piu fastidio ? La ringrazio per l'attenzione
Cara Signora,
probabilmente si tratta di una recidiva della malattia. Consulti il chirurgo che ha eseguito l’intervento e in caso di dubbi si potrà eseguire una ecografia della regione sacrococcigea.
Buongiorno dottore, mia figlia ha 25 anni e in febbraio dell'anno scorso le e' stata diagnosticata un cisti sacrococcigea dopo avere fatto una cura di antibiotici e' stata meglio, poi a novemre 2013 le e' tornata, ha preso di nuovo gli antibiotici ma oggi di nuovo soffre molto ( come l'ultima volta) ha riniziato dopo il ciclo puo' avere un'attinenza.? La zona si presenta rossa, calda e dura (al momento non e' mai uscito ne pus ne sangue....) cosa mi consiglia. .? Per alleviare temporanemente il dolore e' meglio il caldo o il freddo? Ho letto che anche l'intervento sia molto doloroso e la degenza lunga.... Con molti casi di recidiive..... Grazie 1000 Cinzia
Cara Signora Cinzia,
antibiotici e antidolorifici non curano la cistimpilonidale o sacrococcigea ma solo i sintomi legati alla sua infiammazione o infezione. L’unico trattamento è quello chirurgico che se condotto con tecnica chiusa non è doloroso e prevede solo 24 ore di degenza.
Gentile Dottore, le vorrei porre una domanda. Premetto che ho svariate cisti sebacee nel corpo (ginocchio, orecchio, testa) e che non mi danno alcun problema. Credo di averne una o due anche vicino al coccige, che però mi danno fastidio visto che sto molto seduto. La mia domanda è: anche in questo caso l'unica via è l'intervento? Le modalità e conseguenze sono le stesse dell'intervento per cisti pilinodale? La ringrazio di cuore in anticipo per la sua risposta. Cordiali saluti,Ivan
Caro Signor Ivan,
se è confermata la diagnosi di cisti sebacea queste possono essere asportate chirurgicamente e l’intervento è molto limitato e non ha nulla a che vedere con l’asportazione di una cisti sacrococcigea.
Salve dottore... sono marilena di 28 anni..sono alla 26esima settimana di gravidanda e ho scoperto di avere una ciste sacro coccigea.. è già la seconda volta che prendo augmentin e tachipirina, prescritti dalla mia ginecologa e purtroppo non posso prendere altro...il dolore è insopportabile..mi si infiamma a tal punto che non riesco neppure a camminare.. adesso mi chiedo..ma è possibile fare l'intervento subito durante l'allattamento? E c'è un modo per alleviare il dolore senza nuocere alla mia bambina? La tachipirina non ha alcun effetto... La ringrazio in anticipo...
Cara Signora Marilena,
l’intervento può essere eseguito dopo il parto ma lei dovrà interrompere l’allattamento al seno perché, dopo l’intervento dovrà comunque fare una terapia farmacologica anche a base di antibiotici che potrebbero nuocere al neonato. I farmaci durante la gravidanza e l’allattamento devono essere assunti con molta parsimonia e solo pochi di essi sono consigliati, soprattutto gli antidolorifici e gli antibiotici devono essere prescritti dal ginecologo che la sta curando.
Ho una fistola sacrococcigea, è la seconda volta che faccio l'intervento chirurgico. Il medico ha lasciato un po aperta, la ferita per la fuoriuscita del pus, ogni tanto esce il pus per giorni! cosa devo fare per ridurre la fuori uscita del pus?
Caro Signor Marco,
innanzitutto fare delle adeguate medicazioni, anche quotidiane. Purtroppo se continua la fuoriuscita di pus, questo potrebbe significare che persiste il sinus, cisti, pilonidale e che per una guarigione completa dovrebbe essere asportato definitivamente. Per verificare questo stato basta sottoporsi ad una ecografia della regione sacrococcigea e se è confermata la diagnosi, eseguire un intervento chirurgico.
buongiorno vorrei sapere come mai dopo due anni che ho subito un intervento di ciste pilonidale con tecnica chiusa e punti di sutura ricompare di nuovo con il gonfiore di tutta la parte dove ci sono i punti e perdita di liquido maleodorante con dolori atroci che cosa posso fare aiutatemi
Cara Signora Meri,
probabilmente si tratta di una recidiva della malattia. Consulti il chirurgo che ha eseguito l’intervento o il suo medico di fiducia per una corretta diagnosi e una adeguata terapia. Se è confermata la diagnosi di persistenza del sinus potrebbe essere necessario un nuovo intervento chirurgico.
Egregio Dott Nicastro,mi chiamo Francesco e anch'io come tanti sono stato operato ad una cisti pilonidale. L'operazione è avvenuta con tecnica chiusa e per mia fortuna non c'è stata nè infenzione e nè rottura dei punti infatti,dopo 20 giorni dall'intervento,mi sono stati rimossi parte dei punti e la restante parte,dopo altri 4 giorni. Dalla rimozione totale dei punti mi era stato detto di attendere un paio di giorni per poter togliere la garza e potermi lavare in quel punto dopo ben 26gg. Ho proceduto così come mi è stato riferito ma lavandomi,mi sono reso conto che in un punto la ferita si era riaperta,cosi mi sono recato dal chirurgo che mi ha operato,il quale mi ha spiegato che si c'era una piccola riapertura e mi ha consigliato di non lavarmi in quel punto per un'altra settimana e di tenere ancora la ferita coperta. Mi chiedevo se mi fosse possibile andare a lavorare. Consideri che svolto un lavoro d'ufficio e nel week-end faccio il cameriere. Mi consiglierebbe di stare un ulteriore tempo a riposo o mi è possibile tornare alla vita normale?Quali sono i tempi di guarigione totale date le mie circostanze?Inoltre mi chiedevo se e quando potro effettuare una depilazione su quella zona. A tal proposito mi chievevo anche che tipo di depiliazione potrei effettuare. Se è possibile usare agenti chimici come creme depilatorie,o utilizzare la semplice lametta. In attesa di una sua risposta,cordiali saluti.
Caro Signor Francesco,
i difetti di consolidamento della ferita, dopo u intervento per cisti pilonidale o sacrococcigea, sono frequenti e non rappresentano un grave problema. Medicazioni appropriate, anche avanzate, con particolari accorgimenti e sostanze, portano alla cicatrizzazione completa della ferita in breve tempo. E’ necessario, come lei fa notare, la depilazione della zona circostante la ferita. La depilazione può essere eseguita in maniera tradizionale con l’utilizzo della lametta oppure utilizzando particolari strumenti come il laser. Infatti la depilazione con il laser è definitiva e può essere eseguita nelle zone già cicatrizzate ed in quelle immediatamente vicine alla ferita. Da bandire o meglio non usare le creme depilatorie o altre sostanze.
salve dottore , ho 22 anni e 2 o 3anni fa mi è stato diagnosticato una fistol sacro coccigea. Non trattata chirurgicamente ma tramite antibiotico in quanto il dolore era alternato a periodi in cui la fistole era asintomatica. Si manifestava con dolore al tatto e fuoriuscita di pus. Nell' ultimo episodio, 5 giorni fa, il problema si è ripresentato con molto dolore. Trattata nuovamente con antibiotico. Al termine del trattamento antibiotico il pus non usciva piu ma ho un dolore allucinante e si è formato un formazione tipo bolla leggermente superiore alla fistola. Inoltre il dolore molto forte mi crea problemi nella deambulazione e dormire in posizione supina.Vorrei chiederle se questi sintomi sono il presupposto giusto per l'operazione o comunque sono segni di complicanze ?
Caro Signor Francesco,
credo che sia giunto il momento che lei consulti il chirurgo colonproctologo per essere sottoposto ad intervento chirurgico di asportazione della cisti, sinus, pilonidale, causa delle frequenti infezioni e fistolizzazioni. La terapia antibiotica è utile per frenare la progressione della infezione ma non può essere eseguita per molto tempo e non è utile per la guarigione della patologia.
Salve Dottore, Sono un ragazzo di 19 anni e ieri , dopo essermi accorto di provare dolore nel sedermi e un rigonfiamento sono stato dal mio medico di base , il quale mi ha diagnosticato una ciste pilonidale con ascesso e mi ha prescritto un forte antibiotico e una pomata cortisonica. Il giorno seguente è aumentato il gonfiore di molto e provo un forte dolore al tatto e ho anche avuto un episodio febbrile. Siccome fra poco dovró sostenere l esame di maturità vorrei evitare l intervento in quanto non posso permettermi di perdere giorni di scuola. Come posso curare questo ascesso ? Grazie
Caro Nicolò,
se l’ascesso è “maturo” e fluttuante l’unica terapia da effettuare è una incisione della zona per favorire la fuoriuscita del pus ed evitare ulteriori complicanze. Risolto l’ascesso, con il tempo, si dovrà programmare un intervento per l’asportazione della cisti pilonidale.
Buonasera dottore, Da ormai 3 anni, mi porto dietro una fistola sacro coccigea; ha due puccole palline Entrambe sopra la cavità intergluidea. Un po' più sotto, in questa cavità c'è una piccola rientranza dalQuale non ha mai spurgato niente. Tutto ciò non mi ha mai recato alcun tipo di doloreTranne ovviamente quando spurga il pus che esce in quantità normali. Cosa mi consiglia di fare? Mio fratello ha avuto la stessa cosa ed ha sofferto come un pazzo ed io vorrei evitare questo. Aspetto sue risposte.
Caro Signore,
a mio parere, la soluzione della sua patologia è solo chirurgica. Probabilmente il decorso post operatorio particolarmente doloroso subito da suo fratello, era legato ad una tecnica particolare per la cura della cisti sacrococcigea, la cosiddetta tecnica aperta, che prevede medicazioni dolorose per un lungo periodo di tempo. La tecnica chiusa, con chiusura diretta della ferita, è sicuramente meno problematica, con un rapido recupero dopo l’intervento.
Egregio Dottore gradirei un suo parere a un mio grande problema, sono medre di tre figli di cui il primo di 22 anni ha sofferto di sinus pilonidalis dal 2007, operato con metodo ferita chiusa per due volte nella mia città Ascoli Piceno e altre due volte all'Ospedale S. Antonio di Padova sempre per recidive. L'ultima volta è stato operato a fine maggio dello scorso anno e per il momento sembrerebbe risolto. Nel frattempo anche la mia seconda figlia sedicenne ha avuto gli stessi problemi di sinus e operata a Padova dopo solo pochi mesi e con un solo episodio di pus pensavamo di non avere problemi futuri. Operata a marzo dello scorso anno e già ad ottobre la ferita si è aperta cominciando a secernere pus e sangue. Ora non sappiamo che fare, possibile che sia tornata in così poco tempo nonostante operata presto? Da premettere che anche io sono stata operata di sinus 24 anni fa. Aspetto suo consiglio, grazie mille
Cara Signora, se si tratta di una recidiva di sinus, ovvero persistenza dell’infezione perché il sinus non è stato asportato, credo che l’unico trattamento sia quello chirurgico. Per una conferma diagnostica potrebbe essere utile una ecografia della regione sacrococcigea o una RMN.
Gentile dottore, chiedo scusa se la disturbo ma volevo chiederle un informazione! Sono stato operati di fistola sacro coccigea a Febbraio del 2013 con tecnica chiusa e 10 punti di sutura! Ora è passato quasi un anno ed ho iniziato ad avere fastidi sulla stessa ferita mi è comparso una specie di brufoletto che sembrava uguale alla vecchia fistola e mi faceva davvero molto male ma la cosa strane è che è comparso in solo due giorni! Sono stato dal chirurgo che mi ha operato e toccandomi soltanto ha detto che non c'è alcuna fistola! ORa le cose che vorrei chiederle sono due: - è possibile solo toccando capire se c'è la formazione di una fistola o meno senza l'uso di un ecografo? - Siccome sono più che terrorizzato da una eventuale recidiva mi può dire alcuni metodi per evitare che ciò accada? Tipo conviene radermi la zona interessata e fare un ciclo di antibiotici ogni 3/4 mesi? Aspetto con ansia sue risposte e le porgo i miei più cordiali saluti!
Caro Signor Giovanni,
la possibilità di fare diagnosi di fistola sacrococcigea con una semplice visita è reale e semplice. Solo in caso di dubbio si ricorre alla ecografia della zona sacrale o ad altre indagini. Dopo l’intervento è buona norma igienica depilare la zona sacrococcigea sia con la rasatura che con una delle tecniche più durature quali l’epilazione laser. L’uso degli antibiotici è inutile.
salve dottore sono stato appena operato alla fistola coccigea con tecnica chiusa coma la vostra. Vorrei sapere il tempo di degenza e tutti i rimedi possibili per evitare la ricomparsa e per ultimo, è vero che con la tecnica aperta ci sono più probabilita di ricomparsa? A presto e la ringrazio in anticipo
Caro Signor Carmine,
la tecnica chiusa prevede un tempo di degenza in ospedale di 24 ore. Il riposo nel postoperatorio è di almeno 30 giorni evitando traumi sulla regione sacrale. La tecnica aperta, diversamente dalla chiusa, ha tempi più lunghi di guarigione della ferita e continue e cadenzate medicazioni. La ricomparsa della fistola non dipende solo dalla tecnica utilizzata ma dalla sicura asportazione della cisti pilonidale cha la origina.
Dottore buona sera io qualche anno fa ho avuto un problema con una fistola pilifera su un gluteo ho fatto un incisione per torglirla molto dolorosa dopo settimane di cure sembrava passata ma dopo qualche mese si è ripresentata. Un medico mi ha detto che poteva dipendere dal colon volevo sapere se è possibile e se si come posso curarlo con un'alimentazione corretta
Caro Signor Marco,
non credo che la sua patologia posa dipendere dal colon.
Buonasera dottore, sono gia passati 6 anni da quando mi hanno diagnosticato una ciste pilonidale, mai operata, dopo essere spurgata da sola non ha mai piu dato problemi... Ora da un mese soffro di un male al coccige iniziato con un banalissimo mal di schiena curato fino ad ora come lombosciatalgia.. Visto che il male e il gonfiore arriva proprio dalla zona della ciste e' possibile sia quella che abbia intaccato o il nervo o l'osso?? Sento una pallina all'inizio delle natiche non fa male inoltre ho delle zone dei glutei che sl tatto fanno male e sembrano duri...
Cara Signora,
se la cisti (sinus) è infiammata i sintomi sono quelli che lei descrive. Consulti uno specialista per una corretta diagnosi e per programmare l’intervento chirurgico
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