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Egr Dott, sono una ragazza di 25 anni che soffre da 3 settimana di dolori intensi durante la defecazione. Nei mesi passati, in seguito a stipsi occasionale, ho sofferto di sanguinamenti rosso vivo che si risolvevano nel corso della giornata. Recentemente però (durante la defecazione normale, e quindi non stipsi), provo dolori allucinanti (senza sanguinamento) che si protraggono per giorni (a dire il vero da quando sono comparsi non hanno cessato). Il dolore è presente sia quando sono in piedi che seduta.. è come un'ago.. A chi mi posso rivolgere? Di cosa potrebbe trattarsi? Grazie mille
Cara Signora Laura,
potrebbe trattarsi di una ragade anale per questo si sottoponga ad una visita specialistica colonproctologica completatata con una videoproctoscopia per poter confermare la diagnosi e quindi decidere un adeguato percorso di terapia.
Cari saluti
Buonasera Professore, le ho inviato una mail qualche giorno fa riguardo un problema di ragade anale che si è ripresentato dopo un intervento di sfinterotomia laterale. Lei mi chiede di sapere se prima dell'intervento mi è stata fatta una manometria: beh, prima che lei lo scrivesse non sapevo cos'era... cosa posso fare? grazie e cordiali saluti
Caro Signor Roberto,
la ragade anale cronica è una patologia di interesse chirurgico e il suo trattamento è, secondo il mio parere, la fissurectomia cioè l’asportazione della ragade. Se esiste l’ipertono sfinterico (valutabile con la manometria anale) alla fissurectomia si associa la sfinterotomia. Se non esiste l’ipertono è inutile la sfinterotomia che eseguita come unico evento non risolve il problema ragade anale. Era per questo che le chiedevo informazioni riguardo la manometria pre-operatoria, se lei non aveva l’ipertono la sfinterotomia è stato un trattamento insufficiente per la cura della ragade. Il mio consiglio è di sottoporsi a una rivalutazione colonproctologica completata con una videoproctoscopia digitale al fine di stabilire un adeguato percorso diagnostico e terapeutico.
Cari saluti
Gentile Dottore,sono di Palermo e circa 5 mesi fa ho avuto la mia prima ragade anale è stata curata con delle pomate e la sofferenza è durata circa 15giorni.Adesso ho lo stesso problema sono stato sottoposto ad Anoscopia e come scrive il medico ha dovuto utilizzare uno strumento pediatrico!In sostanza mi dice che oltre alla presenza di noduli emorroidali di 1°grado,ho una ragade cronica posteriore in fase di fibrosi con stenosi del canale anale da ipertono sfinterico e suggerisce un intervento chirurgico. Le mie preoccupazioni riguardano il post-intervento in alcuni casi si parla di incontinenza,gradirei un suo gentile consiglio e se la tecnica che lei ha più volte trattato del palloncino risulta la più efficace. La ringrazio anticipatamente e la saluto.
Caro Signor Roberto,
la cosiddetta tecnica del palloncino è efficace nelle ragadi acute resistenti alla terapia medica, nel suo caso credo che sia poco indicato. Riguardo il trattamento più indicato se esiste ipertono (che deve essere confermato con una manometria ano-rettale) alla fissurectomia deve essere associata una sfinterotomia graduata in base ai valori manometrici. In questo modo si previene quella che è la complicanza più temibile che è l’incontinenza.
Cari saluti
Buongiorno Dottore, da alcuni giorni ho notato delle perdite sulla carta igienica di sangue rosso vivo! L'altro giorno mentre andavo di corpo mi son sforzato tanto e le feci erano molto dure. Dopo l'evacuazione ho notato un senso di fastidio come se non avessi finito tutto e controllandomi bene ho notato una pallina interna nell'ano. Mi sto preoccupando, che potrebde essere? A chi mi posso rivolgere? Sono molto ansioso.
Caro Singor Franco,
una defecazione disfficoltosa può provocare piccole lesioni anali che danno origine ai sintomi da lei descritti. Una valutazione proctologica potrebbe essere utile per diagnosticare tale evenienza e affrontare un adeguato percorso di terapia anche per prevenire il cronicizzarsi della lesione che potrebbe diventare una ragade cronica.
Cari saluti
Egregio Dottore, sono una ragazza di 32 anni. Recentemente sono stata operata di ragade anale. Durante l'intervento mi è stato trovato un fibroma anale. Le faccio una premessa: sono dieci anni che ho questa "pallina" che mi ha portato sempre fastidio e soprattutto perdite di sangue notevoli. Ho fatto diverse visite chirurgiche e mi hanno sempre detto che si trattava di emorroidi. Ho fatto anche una rettoscopia. Di conseguenza ho curato questa "pallina" con medicine (Daflon da 500; Danzen; Normix antibiotico da 200; Prisma da 50; Laxacol;Fleboside iniezioni) e pomate (Emorril; Proctosedyl;Neuflan; Antrolin)usate specificatamente per le emorroidi. Dopo un mese e mezzo di cura e dolori atroci, ho fatto una visita chirurgica e mi hanno trovato la ragade anale. Il giorno 11/12/2008 mi hanno operato la ragade e mi hanno appunto trovato il fibroma, che quando vado di corpo esce fuori. Da subito dopo l'intervento non sono più riuscita a farlo rientrare, cosa che prima invece riuscivo a fare. L'ho lasciato fuori anche perchè mi hanno spiegato che dopo l'intervento era normale che non rientrasse. Ho avuto però delle emorragie durate una settimana e nel giro di 2 giorni il fibroma è diventato il doppio. Adesso ho notato anche che il fibroma ha un "figlio" piccolino che prima non c'era. Nel frattempo il medico mi ha dato il Daflon e l'antibiotico Neoduplamox più l'antinfiammatorio Nimesulide. Il 1° di dicembre sarò operata in Day Surgery. Vorrei gentilmente dei chiarimenti sul come è stato possibile scambiare il fibroma con delle emorroidi, sulle conseguenze di cure sbagliate fatte finora e comunque notzie su questo tipo di fibroma. Ho cercato sui vari siti ma non ho trovato nulla. La ringrazio per la Sua gentile attenzione e attendo con ansia una Sua risposta. Grazie.
Cara Signora Melissa,
il cosiddetto fibroma non è altro che la fantomatica papilla ipertrofica che è la manifestazione interna della ragade anale. La papilla ipertrofica come tale assume un aspetto fibrotico e quando è presente può andare incontro a processi flogistici. La presenza dellapapilla ipetrofica ne impone la sua asportazione durante l’intervento di ragade anale che a questo punto non può essere basato sulla semplice sfinterotomia (usanza frequente per questo tipo di problema) ma con la fissurectomia cioè l’asportazione della ragade. Non voglio entrare nel merito perchè una papilla ipertrofica è stata scambiata per una emorroide, e nemmeno perchè questa non è stata asportata al primo intervento.
Cari saluti
Salve sono una ragazza di 17 anni e da alcuni giorni ho riscontrato un problema di cui non ho mai sofferto prima: qualche giorno fa sono andata in bagno e ho defecato con un po' di fatica soprattutto perchè la fece era dura e grossetta... questo mi dicono perchè non consumo molta verdura anzi.. nel momento della defecazione spingendo per fare uscire la fece ho sentito un dolore nella zona anale come se mi si aprisse una ferita dolore tipico di una ferita, bruciore e poi asciugandomi ho trovato qualche macchia di sangue sulla carta igienica, strisce proprio, di sangue rosso vivo "fresco" e qualche giorno fa ho notato delle piccole macchioline qua e là sulla fece di sangue. Cosa potrebbe essere? Una regade o emorroidi? Ho paura possa essere qualcosa di grave, un tumore... un consiglio e presto farò una visita dal medico grazie per la risposta a questa e-mail
Cara Enrica,
no, non è possibile parlare di tumore nel suo caso. Invece è possibile che l’episodio di stipsi abbia ferito l’ano dando origine a una lacerazione che se non curata potrebbe trasformarsi in ragade. Si sottoponga a visita proctologica completata con una videoproctoscopia per evidenziare la diagnosi e permettere un adeguato percorso di terapia.
Cari saluti
buonasera dott nicastro sono disperata oranle racconto il mio calvario...nel 2003sn stata isterectomizzata con taglio dall ombelico in giu per un fibroma di oltre un kilo non riconosciuto nonostante ogni anno facessi i controlli al centro donna ,lasciandomi le ovaie .. dopo unpo nel 2005 ho iniziato ad avere subocclusioni intestinali e nel 2009 facendo la defecografia con rmn hanno riscontrato prolasso rettale ,a ottobre 2011 mi hanno esegiuto interbento starr longo doppio stapler ph1 sericordo bene ..con beneficio durato 6 mesi . ho avuto na ragade e li e iniziato l inferno sto sempre curando ragade e ipertono ma il suo collega che ha operato non mi visita quasi piu .da dicembre scorso mi ha visitato ad aprile e ora ho l appuntamento a novembre .., nel frattempo sn stata da un altro chirurgo che mi ha rimandato da lui che ripeto nn mi visita quando ho bisogno .. al ps mi rimandano da lui.il problema e il seguente prendo movicol o tipo ora al ps mi hanno dato olio di vaselina ma all altezza spra l anastomosi ho un dolore fisso 24 ore al di ..con dolore e bruciore quando penso di avre la ragade (spesso) vado al ps o dal mio medico e uso antrolin .pero questa volta e diverso .,ho sentito come un peso che e sceso dal pavimento pelvico co dolore ,bruciore e ano umido e sanguinamento a volte copioso o a volte no nella carta o a galla nell acqua del bide granuletti di sangue ragrumato ,spasmi e gonfiore ,senso di pesoanke iv vagina..... nn so piu che fare ,e la ragade o prolasso secodo lei?il mio medico mi rimada dallo specilista che mi ignora al ps nn sanno piu che fare ..scusi se mi sn dilungata ...mi aiuti la prego grazie
Cara Signora,
è difficile fare una diagnosi precisa sulla sua condizione. Quello che descrive potrebbe essere dovuto ad una complicazione dell’intervento subito. Le consiglio una visita colonproctologica completata con una videoproctoscopia digitale per definire lo stato patologico e prescrivere una adeguata terapia.
Gent. mo Dott. Nicastro, ho sofferto un paio d'anni fa di ragade anale, sono stato sottoposto a sfinterectomia e, nonostante la formazione di un piccolo ispessimento doloroso nei primi tempi successivi all'operazione nella zona dove c'era la ragade, sono riuscito, grazie alle cure indicatomi (psyllogel fibre, antrolin, all'occorrenza daflon, rectogesic e ovuli vaginali) a ridurre l'ispessimento e trovare una buona condizione di vita. Ad ogni defecazione uso della vaselina e successivamente faccio un semicupo con anonet. In questi giorni sto soffrendo di una infiammazione anale non acuta, senza formazione di ragade (mi capita 2-3 volte all'anno, forse perchè soffro un po' anche di colon irritabile, il medico ogni tanto mi prescrive dei brevi cicli di mesalazina)e ho riutilizzato l'Antrolin, una confezione che avevo aperto tre mesi fa, senza accorgermi della dicitura che esplicita di utilizzarlo entro trenta giorni dalla prima apertura. Ciò può creare complicazioni? in altre parole, è solo l'efficacia del prodotto ad essere inferiore o nulla, o può anche creare sensibilizzazioni o danneggiamenti? Le chiedo questo perchè mi sono accorto che il dolore (sensazione di infiammazione interna all'ano, non acuta, che persiste per un po' di ore dopo le evacuazioni)non si attenua con le applicazioni. Forse mi sono assuefatto alla pomata? Eventualmente me ne può consigliare un'altra, non cortisonica? (Ruscoroid? In farmacia mi hanno dato Avenoc, omeopatico, che ne pensa?). La ringrazio per la cortesia e le faccio i miei complimenti per la Sua grande professionalità. Cordiali Saluti.
Caro Signore,
non credo che la crema possa dare complicazioni quanto invece che perda la sua presunta efficacia. A mio parere se questi sintomi compaiono almeno tre volte in un anno lei dovrebbe sottoporsi a visita coloproctologica completata con un esame endoscopico di base (anoscopia, anorettoscopia meglio a videoproctoscopia digitale) in modo da escludere la presenza di una ragade (come può esserne sicuro della sua assenza?) o di altra patologia anale e quindi seguire una corretta terapia.
Premetto, con un po di vergogna, che pratico fin da ragazzino la dilatazione estrema dell'ano, Da pochi giorni (ho 55 anni) sento una piccola protuberanza all'interno dell'ano che ultimamente mi ha provocato notevole sanguinamento. Prima scuro, poi chiaro e "fresco". Ho interrotto per parecchi giorni l'attività sessuale, ma, non appena riprendo la pesante attività sessuale, o defeco con difficoltà per rari casi di stipsi espellendo feci "voluminose", il sanguinamento ricomincia.Che posso fare per sistemare definitivamente il problema e riprendere le mie attività, anche quelle sessuali?Se vorrà rispondermi, magari indicando sia eventuali terapie, se è stato in grado di individuare il problema, che eventuali esami volti chiarire meglio le cause dell'inconveniente, le sarei gratograzie.
Caro Signore,
probabilmente il trauma ha provocato una lesione del canale anale, causa dei suoi sintomi. È difficile stabilire quale possa essere la patologia, potrebbe essere una emorroide o una ragade e le due patologie rispondono a terapie differenti. Una visita colonproctologica completata con una videoproctoscopia digitale potrebbe essere utile per una corretta diagnosi e per una adeguata terapia.
Salve dottore sono un ragazzo di 22 anni, e ultimamente quando vado in bagno vedo delle striature di sangue rosso vivo sulle feci. L'ho fatto presente al medico di famiglia e mi ha prescritto la pomata neuflan. Ha funzionato,però adesso sono punto e da capo c'e di nuovo il sangue sulle feci.come mai? grazie dottore
La presenza di sangue nelle feci è sempre un sintomo di allarme. Le perdite ematiche dall’ano possono dipendere da tante patologie, nella maggior parte dei casi del tutto benigne. Nelle persone giovani comunque bisogna porre una maggiore attenzione a quelle che sono le patologie infiammatorie del retto come la proctite e la rettocolite. Spero che il medico curante prima di prescrivere una pomata antiemorroidale ha fatto una adeguata diagnosi, eseguendo una visita. Se così non è stato le consiglio di sottoporsi ad una visita colonproctologica completata con videoproctoscopia digitale per una corretta diagnosi e una adeguata terapia.
Salve da tempo avevo problemi di stipsi,solo che ultimamente ho avuto grosse difficolta' ad evacuare avvertivo dolore all'ano e al passaggio delle feci sentivo come aghi.inizialmente vedevo sulla carta dei puntini di sangue ora mi sono rivolta dal medico e mi ha prescritto pomata ruscoroid ho notato un lieve benessere..solo che dopo un paio di giorni andando in bagno ho notato tra le feci sangue e non puntini di sangue avverto dolore a volte si alterna prurito alternato a bruciore....mi preoccupo nel caso non fosse emorroidi...cordiali saluti
Cara Signora,
i suoi sintomi possono essere dovuti ad una patologia diversa da quella emorroidaria e nello specifico alla presenza di una ragade. Questo potrebbe spiegare perché la pomata prescritta non da molti benefici. Il mio consiglio è di sottoporsi a visita colonproctologica completata con un esame endoscopico di base quale l’anoscopia o una anorettoscopia, meglio una videoproctoscopia digitale, per una corretta diagnosi e per una adeguata terapia.
Buon giorno mi perdoni se mi permetto di disturbarLa ho subito un intervento chirurgico codice 4951 sfinterotomia anale laterale sinistra per ragade anale, dopo 4 giorni di degenza sono uscito ieri dall'ospedale, dopo la prima evacuazione mi lavavo ed ho notato un taglio di circa tre cm. alla natica sinistra vicino allo sfintere come mai questo taglio? perchè l'hanno fatto? Sicuro di una sua sollecita risposta in merito Voglia gradire i miei distinti saluti. Paolo
Caro Signor Paolo,
credo che sia la ferita che è stata fatta per eseguire la sfinterotomia anche se mi sembra molto strano che per questo tipo di intervento siano necessari ben quattro giorni di ricovero in assenza di complicanze.
Egregio dottore dopo 2 anni di tentativi e di sofferenze ,sono stata operata il giorno 11 ottobre 2013 di ragade anale con lieve ipertono devo dire che non e stata una passeggiata, ma finalmente posso dire di essere quasi rinata , i controlli vanno bene , pero' il giorno dopo l' intervento e' comparso un prurito esterno fastidioso cosa posso fare?e' una senzazione di irritazione ma all' esterno non mi sembra arrossato ,il chirurgo che mi ha operato dice che passera' uso cicatridina crema e una schiuma x l' igiene .Io oltre a tenere ben pulita e asciutta la zona non so piu' che fare . puo lei darmi qualche indicazione e se c'e qualche crema x alleviare il fastidio?.. la ringrazio e le auguro una serena giornata
Cara Signora,
mi dispiace non poterla aiutare, sarebbe poco etico prescrivere terapia a pazienti per via virtuale e senza avere un chiaro e diretto quadro clinico della persona sofferente. Il prurito anale riconosce diverse cause tra cui patologie anali e può presentarsi anche dopo chirurgia proctologica. Segua i consigli del suo chirurgo che ha sicuramente una conoscenza più diretta della sua condizione.
buonasera Dott.Nicastro ho 22 anni sono stato operato il 30.9.2013 per rimozione di 2 ragadi croniche ,exeresi di 2 papille ipertrofiche e di un gavacciolo emorroidario prolassato. Il post operatorio è stato abbastanza lungo (60 giorni). Il problema è stato risolto ma continuo ad avere fastidi da circa 10 giorni a causa di una specie di vena a rilievo li dove sono stato operato e mi causa dolore e bruciore anche durante l'evacuazione, non so bene cosa sia sembra carne cresciuta creatasi nel corso della guarigione. Dopo l'operazione mi è stato detto che c'era presenza anche di altre 2 piccole emorroidi che però non era urgente togliere. La ringrazio in anticipo per il tempo che potrà dedicarmi.
Caro Signor Michele,
quello che descrive potrebbe essere una marisca o una patologia emorroidale. Una esatta diagnosi è possibile solo consultando un colonproctologo e sottoponendosi ad una videoproctoscopia digitale.
Salve, vorrei porLe il mio problema: da circa due mesi sono afflitto da dolori all'ano e più precisamente, sento come una pallina esterna che a toccare è dolorosissima. (Premetto che non ho sanguinamento di alcun tipo)Il mio medico mi curava per emorroidi, ma dopo qualche settimana che non passavano, ho fatto una visita proctologica.Il dottore (chirurgo) che mi ha visitato molto velocemente (infilandomi il dito nell'ano mi ha fatto sentire un dolore molto intenso)e mi ha diagnosticato "Ragadi anali"Prima mi ha parlato di intervenire chirurgicamente, ma poi ha detto che era meglio se si provava a risolvere il problema con una pomata "Antrolin" per un mese e se non guarivano era da intervenire chirurgicamente.A distanza di 2 settimane, non ci sono miglioramenti.Ho letto che alcune persone hanno risolto il problema con pomata di nitroglicerina al 02%.Mi può dare un consiglio in proposito? La ringrazio
Caro Signore,
la cura della ragade anale prevede diverse terapie, tra cui quella chirurgica. Le cure sono prescritte in base alla gravità della patologia. Se la ragade è acuta può essere trattata con le terapie locali, tra cui anche le creme alla trinitroglicerina, ma se la ragade è cronica la cura è chirurgica. La valutazione della gravità della ragade prevede sì la visita manulae ma anche una visione diretta della lesione mediante una anorettoscopia, meglio con una Videoproctoscopia Digitale. Inoltre se vi è il sospetto di un ipertono, riscontrabile alla visita, questo andrebbe valutato mediante una manometria anorettale. Solo dopo la corretta definizione della patologia è possibile stabilire un adeguato percorso di terapia.
Mi hanno diagnosticato una ragade anale ma il sanguinamento non è costante come viene descritto e non ho prurito solo molto dolore in particolare dopo la visita e mi sono uscite dei bozzetti fuori anch'essi dolorosi è normale? ringrazio anticipatamente della sua disponibilità
Cara Signora Tiziana,
non in tutti i casi la ragade anale ha come sintomi il prurito e la perdita di sangue. Nella ragade cronica il sintomo predominante è il dolore alla defecazione e quelle che descrive come protuberanze, probabilmente sono delle marische infiammate. La diagnosi di ragade anale, come di tutte le altre patologie anali, andrebbe confermata con un esame endoscopico di base come l’anorettoscopia o meglio con una videoproctoscopia digitale.
Salve dottore, sono una donna di 41 anni che soffre di colon irritabile, riscontrata con colonscopia due anni fa, a breve dovro' ripeterla per valutare una sospensione della cura on mesalazina. Ho avuto due anni fa una piccola ragade che per fortuna si e' risolta con pomate. Ora ho riscontrato una marisca (almeno credo),piccolo lembo di carne che a volte mi da prurito e fastidio. C'e' una cura adatta? Come posso attenuare i fastidi quando insorgono in alcuni giorni? Grazie
Cara Sigmora Lorena,
se la marisca è sintomatica, nei momenti di crisi potrebbe applicare delle creme lenitive (all’ossido di zinco, vitaminiche, ecc.), ma la cura definitiva potrebbe consistere nella asportazione chirurgica della lesione. L’intervento può essre condotto in anestesia locale. Comunque sarebbe opportuno, prima dell’intervento, sottoporsi a visita colonproctologica completata con videoproctoscopia digitale per una conferma diagnostica e una aseguata terapia.
Egregio Dottore Nicastro Sono un uomo di 34 anni domiciliato a Lamezia. Circa 5 anni fa ho avuto i primi fastidi all'ano, come un senso di corpo estraneo a ore 12 e senso di gonfiore esterno e in qualche caso dolore diffuso. Ovviamente sono andato alcune volte dal mio medico di famiglia che mi ha fatto fare cicli di daflon, antrolin, proctolyn. Il medico stesso mi ha mandato da un medico chirurgo che mi ha diagnosticato una ragade. Voglio precisare che la prognosi non è stata supportata dalla visione di una ragade ma dal dolore in fase di allargamento durante la visita digitale, mi prospetta subito l’operazione (che sinceramente avrei fatto volentieri) Passo dal medico, racconto la visita come la racconto a voi e lui perplesso mi manda da un amico chirurgo in ospedale, che non riscontra assolutamente una ragade. Sono perlpesso, ed arriviamo ad oggi…dopo un periodo di remissione sono andato al PS con forti dolori. Il medico mi visita e non trova nulla ma mi segna una rettosigmoidoscopia, che il mio dottore mi segna come urgente (visti i dolori). Attualmente sento dolore e lo spasmo che leggo tipico in questi casi e come una pallina che nessuno comunque riscontra alla visita. Sono esausto e anche il mio umore è peggiorato di molto, una sua risposta mi sarebbe di grande conforto. Grazie Ps La domanda è: che devo fare?
Caro Signore, sicuramente bisogna arrivare ad una diagnosi e uno dei modi è di sottoporsi a visita colonproctologica completata con una videoproctoscopia digitale, esame che può facilmente risolvere ogni dubbio sulla preßenza o meno della ragade anale.
buongiorno dott,Nicastro sono in uomo di 56 anni vorrei chiederle un consiglio che mi affligge da circa 10 mesi mi e stata diagnosticata dal mio proctologo un ragade anale dopo varie cure con pomate e dilatatori il problema persitteva cosi mi e stata fatta una sfiterotomia laterale sinistra pero subito il giono dopo l'intervento mi e uscita fuori una piccola emorroide che non e piu rientrata dopo varie cure dopo circa 4 mesi dal primo intervento mie stato tolta questa marisca in piu mi e stata fatta dinuovo sfinterotomia laterale in quanto il medico a detto che cera una piccola ragade. pero dopo circa un mese i risultati sono scarsi il dolore lieve pero persiste ed e fastidioso il mio proctologo dice che faccio le feci molli devo fare le feci dure monocomposte noto anche che il mio ano e sempre umido a cosa e dovuto per l'intervento o a cosa altro mi puo consigliare cosa devo fare .La ringrazzio anticipatamente per la sua cordiale attenzione
Caro Signor Rocco,
se la ragade è cronica e non è stata dimostrata la presenza di un ipertono, a mio parere, la sfinterotomia non cura la ragade anale che necessità invece di un trattamento diverso e cioè dell’asportazione del tessuto malato (fissurectomia). Una visita colonproctologica completata con una videoproctoscopia digitale potrebbe essere utile per una corretta diagnosi e per una adeguata terapia.
Gentile dottore, ho 40 anni e da aprile scorso, dopo una forte emorragia, ho iniziato a soffrire di forti bruciori dopo l'evacuazione, che duravano parecchie ore e mi hanno limitato nello svolgimento delle mie normali attività. Dopo varie visite specialistiche (trattamento con mioxirag, ozonia 10), a settembre dopo anoscopia mi è stata riscontrata una ragade anale ormai cronica con polipo e forte ipertono. Di li gli ultimi tentativi: cura per 40 gg con rectogesic e per ultimo uso di dilatan, con miglioramenti solo momentanei. Su consiglio di un altro specialista, sono stata operata 2 settimane fa di sfinterotomia laterale interna. Fortunatamente il bruciore che mi assillava è passato, sto meglio e la visita di controllo è andata bene, ma ancora l'evacuazione è piuttosto dolorosa e poi mi permane un fastidio nelle ore successive.E' normale questo decorso post operatorio e oltre a bere tanta acqua, frutta e verdura, potrei assumere qualcosa che mi aiuti ad andare in bagno? Quanto tempo richiede la guarigione della ferita e della ragade?La ringrazio in anticipo
Cara Signora,
come noto la sfinterotomia dovrebbe correggere un eventuale ipertono dello sfintere interno che, presumibilmente, impedisce la cicatrizzazione della ragade anale. Quindi questo intervento non prende in considerazione un trattamento diretto sulla ragade. A mio parere la sfinterotomia è indicata solo nei casi in cui la manometria dimostri, nella persona affetta da ragade anale cronica, la presenza di un ipertono dello sfintere anale interno e Va associata alla fissurectomia oltre alla asportazione di eventuali marische e della papilla ipertrofica. I sintomi che lei sta lamentando potrebbero essere dovuti o alla persistenza della ragade cronica (quelli descritti sono tipici di questa patologia) oppure alla presenza della ferita dopo fissurectomia e in questo caso è necessario attendere almeno i canonici trenta giorni perché avvenga la completa guarigione. Solitamente dopo l’intervento, nella mia esperienza, oltre che ad una adeguata alimentazione prescrivo degli emollienti fecali per permettere evacuazioni morbide e non traumatiche.
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