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Sono un chirurgo di 59 anni. In passato ho sofferto solo di lombosciatalgia, ma da alcuni anni la sintomatologia si presenta raramente ed è di modesta entità. Inoltre ho una ipertrofia prostatica che mi dà disturbi ostruttivi e irritativi di entità discreta. La prostata è di 60 cc e il mio urologo sta pensando di aggiungere la finasteride all'alfa-litico che già assumo. Da poco pù di un anno soffro di dolore perineale, dapprima solo da seduto, adesso anche in piedi e talora anche da coricato. Il dolore è urente e interessa perineo, ano e genitali, bilateralmente. L'eiaculazione è dolorosa, la minzione pure, talora anche la defecazione mi provoca dolore. Attualmente sono in malattia, perché il dolore mi impedisce di lavorare. > Sospetto di avere una neuropatia del pudendo. Sono un ex ciclista. Sono stato seduto a lungo per molti anni ed infine ho avuto un trauma contusivo alla natica dx nel 2005 (caduta dalla bici, con atterraggio sulla natica che si è notevolmente tumefatta immediatamente). Sono in attesa di eseguire dei test neurofisiologici a Milano. Non ho ancora eseguito una RMN. > La mia domanda è: è possibile diagnosticare e trattare efficacemente (infiltrazioni, intervento di decompressione ?) questa malattia in Italia? Finora ho letto solo di gruppi francesi , belgi e americani. Grazie.
Caro Dottore,
diagnosticare una neuropatia del pudendo non è difficile basterebbe una accurata visita perineale. I test neurofisiologici possono essere necessari nel caso esistano dubbi diagnostici. Il tipo di terapia da attuare dipende dalla causa della neuropatia e nella maggiorparte dei casi non è necessario l’intervento di decompressione. Le infiltrazioni sono di facile attuazione ma sono possibili altre terapie non invasive. Resto a sua disposzione
Gentile dottore,le scrivo per sottoporle il mio "problema" di cui soffro da quasi due anni. Una mattina mi sono svegliata con un lancinante dolore all\'inguine e impossibilità a qualsiasi movimento .Sono rimasta a letto per più di un mese, durante il quale , ricoverata in ospedale, ho fatto ogni tipo di esami e di visite.Alla fine il neurologo mi ha parlato del pudendo...sono stata a Milano e li mi hanno parlato di sindrome del piriforme e , per questo,mi sottopongo ,periodicamente alla tecar, ma il dolore è continuo e interessa sia la zona anale che quella delle vie genitali,con bruciori e parestesie.Seguo anche una cura farmacologica con Lyrica 300 mg e Cymbalta da 60 mg .Le chiedo . ma posso continuare a prendere ancora farmaci senza,peraltro risultati ? La ringrazio della disponibilità.
Cara Signora,
La diagnosi di sindrome del piriforme e di neuropatia del pudendo sono differenti sia nella qualità che nella impostazione terapeutica. A mio parere la sindrome del pudendo andrebbe ben valutata sulla causa scatenante e anche se le terapie farmacologiche possono avere un beneficio è necessario curare la causa del dolore e non il solo sintomo.
Cari saluti
gentilissimo dottor Nicastro le scrivo x avere un suo parere riguardo una visita ke mi è stata fatta da un medico.avendo problemi di bruciori tra i testicoli e l'ano, emorroidi e due piccole protuberanze all'interno dell'ano di colore bianco,mi sono rivolto ad un medico di comeptenza.bè non nego ke la visita me la ricordo bene in quanto è stata abbastanza invasiva .siccome ero teso e un po agitato il medico mi ha applicato una pomata e onestamente ho sentito poco dolre,ma a un certo punto della visita ho sentito come un leggero cedimento. il dottore disse ke un determinato macchinario era fuori uso ed era necessario dilatare un po,per vedere se le protuberanze erano solo sul bordo o anke in profondita..comunque il resposnso è stato buno controllarmi sull'alimetazione,niente cose piaccanti e per un po di tempo niente bici. Il fatto è ke a distanza di 6-7 giorni ancora sento lassita dietro e se con le mani allargo un po le natiche l'ano cede.le chiedo: sono cose che normalmente avvengono durante certe visite? sarebbe stato piu opportuno rimandare il tutto ad un altro giorno?cosa si è verificato con quel leggero cedimento,come se qualcosa si strappasse? in attesa di una sua disinteressata opinione aspetto una sua risposta e le ringrazzio della cortesia.
Caro Signor Mauro,
solitamente la visita colonproctologica non è invasiva e dolorosa come lei ha descritto e soproattutto non crea cedimenti di sorta. Probabilmente la visita ha solo messo in risalto quello che è il suo “fastidio” descritto localizzato tra ano e testicoli, punto cruciale del pavimento pelvico e che spesso evoca quello che è definito dolore perineale cronico dovuto appunto ad una disfunzione dei muscoli perineali (pavimento pelvico). Il mio consiglio è di sottoporsi ad una adeguata valutazione proctologica per svelare questa presunzione diagnostica e stabilire un adeguato percorso di terapia.
salve dottore lei ritiene che un periodo di intenso stress possa compromettere la funzionalità del nervo pudendo? quali esami si possono fare? grazie
Caro Luca,
cosa si itende per intenso stress? La neuropatia o sindrome del pudendo riconosce diverse cause tutte rilevabili con un esame clinico (visita specialistica colonproctologica); solo dopo si può decidere quali e quanti esami effettuare per porre la diagnosi e spesso questi non sono necessari.
Cari saluti
buongiorno dottore!sono un ragazzo di 28 anni che da poco piu di 2anni ha iniziato ad avere dalla sera slla mattina dei disturbi sessuali legati alla ipoestesia del pene!Il tutto da un giorno all'altro.Dopo una serie di esami e visite d tipo urologico tutti negativi sono andato a verona a fare una visita neurologica la quale ha evidenziato una disfunzione al pudendo che a detta dei dottori che hanno eseguito l'esame,potrebbe essere di tipo batterico!Sucessivamente il mio urologo mi ha fatto fare l'agio tac e r.m. a midollo,colonna vertebrale ed encefalo!Tutti negativi!Il medico mi ha detto meglio per te ma non so cosa fare!Ora quello che io chiedo a lei é questo:é possibile che questa mia ipoestesia alla base del pene sia riconducibile al pudendo,visto che dolori ne ho di rado?Altro problema é la difficolta nell'urinare ed il non sentire l,urina attraversare il pene,il non avere spinta nel ventre oltre alla difficolta' nell'avere rapporti sessuali!Dottore sono guaribile?cosa de vo fare?Non ce la faccio proprio piu'!in attesa di una sua risposta le porgo i miei saluti e le auguro buon lavoro!GRAZIE
Caro Signor Alessio,
innanzitutto bisogna stabilire quale è la causa dei suoi sintomi e se è compromesso il pudendo (cosa probabile) andrebbe ben indagata la sua non funzionalità. Credo che gli specialisti che hanno avuto modo di visitarla le hanno già consigliato di eseguire esami specifici come l’EMG del perineo con lo studio dei potenziali evocati sacrali e lo studio dei tempi di latenza del pudendo. Se ha già eseguito questi esami è in base alla loro risposta che si può comprendere se lei può recuperare o meno.
cari saluti
Buongiorno dottore.Ho forti bruciori nella zona anale,genitale ,cistite e spsso anche emorroidi.Ho letto in internet che potrebbe essere il nervo pudendo.Lei cosa ne pensa?Se si trattasse di infiammazione al nervo pudendo dovrei andare da un proctologo o un neurochirurgo?Quali esami potri fare per capire se si tratta di nervo pudendo.Lei si occupa anche di interventi di decompressione del nervo pudendo? Grazie Cordiali saluti
Cara Signora Zaira,
è difficile stabilire se lei abbia o no una compromissione del pudendo in base ai sintomi rivelati. Anzi penso prorpio che questa non sia la sua patologia di base. Una visita colonproctologica potrebbe dirimere ogni dubbio e consigliare un adeguato percorso di terapia.
Cari saluti
Gent.mo Dottore, le scrivo per un problema che è iniziato da due mesi circa (i primi di febbraio) e sta peggiorando sempre di più. Ho iniziato con una difficoltà nella defecazione tanto che dovevo prendere o lassativi o ricorrere ad un clistere. Ho fatto una visita proctologica che ha riscontrato oltre ad un leggero prolasso che a detta del medico non giustificava questa difficolta', un ipertono dello sfintere anale e una leggera proctite non meglio indagata. Mi segna del cortisone locale, che oltre a non migliorare la situazione mi scatena un bruciore ancora maggiore. Poi successivamente di consiglia delle dilatazioni con dilatan plus che dopo un mese di tentativi non migliorano la situazione. Ad oggi sono disperato perchè ho dei forti bruciori interno ano 2 3 cm e adesso anche all'esterno e anche in zona perineale e genitale che sono molto forti, ultimamente devo fare dei bidet con acqua fredda e non posso usare saponi perchè mi danno problemi. Avverto anche dei bruciori intorno al corpo del pene e la zona è arrossata e con dei puntini rossi. I bruciori ora coinvolgono anche il sacro e a detta del proctologo potrebbe trattarsi di nevralgia del pudendo e vorrebbe farmi delle stimolazioni per alleggerire questo dolore che tutta la giornata mi assilla e rende difficile anche l'attività lavorativa. Volevo un consiglio da lei ed eventualmente vorrei fare una visita. grazie
Caro Signor Paolo,
sarebbe necessario mettere un pò di ordine nella sua storia clinica. Pensare ad una nevralgia del pudendo (ormai una moda) anzichè ad altre patologie molto più frequenti e probabili è un tantino azzardato. Una visita proctologica completata con una videoproctoscopia digitale potrebbe essere utile per poter meglio definire lo stato patologica che la sta facendo soffrire.
Cari saluti
SALVE DOTTORE, HO 29 ANNI E DA 4 MESI SOFFRO DI DOLORE AI TESTICOLI... HO FATTO SVARIATI ESAMI (ECOGRAFIA TESTICOLI, RADIOGRAFIA BACINO, ESAMI SANGUE, URINE, SPERMIOGRAFIA, VISITE DA DIVERSI SPECIALISTI,ORTOPEDICI,INTERNISTI, ETC... SONO SEMPRE RISULTATI TUTTI NEGATIVI..SOLO SETTIMANA SCORSA HO FATTO RMN E HANNO TROVATO 3 PROTUSIONI E LA L1-SI DI DIMENSIONI RIDOTTE E DISIDRATATA... RITIENE CHE QUAST'ULTIMOESITO POSSA ESSERE IN QUALCHE MODO COLLEGATO? L'ULTIMO ANDROLOGO DA CUI SONO STATO PENSA CHE SI TRATTI DEL PUDENDO E MI HA PRESCRITTO EMG.. CONOSCO GENTE CHE HA SOFFERTO PER ANNI DI PNE E I SINTOMI MI SEMBRANO PARECCHIO DIVERSI DAI MIEI..NON RIUSCIVANO A STAR SEDUTI ED AVEVANO DOLORI FORTISSIMI ALL'ANO E IN TUTTA QUELLA ZONA, MENTRE IO SEDUTO DICIAMO SUL COCCIGE STO BENE, L'IMPORTANTE è CHE I TESTICOLI NON VENGANO COMPRESSI..RITIENE POSSIBILE UN COLLEGAMENTO TRA IL MIO DOLORE(COSTANTE, MA DI INTENSITA' DIVERSE, SE STO SDRAIATO STO MEGLIO) E LA COMPRESSIONE DEL PUDENDO? GRAZIE MILLE SIMONE
Caro Signor Simone,
il pudendo innerva anche testicoli e scroto. Questo non vuol die che lei sia affetto da sindrome del pudendo ma che andrebbe ben investigata l’origine dei suoi fastidi.
Cari saluti
sono un medico italiano di scuola americana. Ho un sospetto intrappolamento del nervo pudendo come mi è stato diagnosticato anche dal prof C. di Milano ma mi è stato consigliato di fare ulteriori accertamenti.facendo delle ricerche, ho letto che lei si interessa di questa patologia e afferma che anche in Italia è possibile risolverla. le sarei grato se mi potesse rispondere e se è il caso di fare un consulto con lei a Roma. la ringrazio anticipatamente.
Caro Dottore,
l’intrappolamneot del pudendo solitamente è conseguente a traumi o interventi sulla regione perianale. La sua diagnosi è deputata ad accertamenti quali la RMN o gli studi di latenza del pudendo. Una visita proctologica è sufficiente a stabilire la presenza o meno dell’intarppolamento. Se questa diagnosi è vera il trattamento potrebbe essere chirurgico, con le dovute ed eventuali conseguenze. Se non vi è intrappolamaneto ma una sola sofferenza del nervo nella sua emergenza la terapia idonea è riabilitativa. Resto a sua disposizione
Cari saluti
Buon giorno Dottore,sono 20 anni che soffro di dolori anali. Una nevralgia che si evidenza 2-3 cm dentro l'ano in direzione dello scroto. Operato 3 volte di ragadi (ho 46 anni), mi è stato detto che è inspiegabile il motivo per cui soffro così anche quando non ci sono visibili deterioramenti della mucosa.Mi chiedevo se fosse possibile un interessamento del nervo pudendo. Grazie
Caro Sig. Roberto,
chiedo scusa per la tardiva risposta. Fare diagnosi di nevralgia del pudendo e’ cosa ardua già con una visita, penso che sia cosa impossibile per via telematica. Una visita specialistica proctologica con videoproctoscopia digitale potrà mettere in evidenza una patologia anale o anche eventuali conseguenze degli interventi subiti. A leggere i suoi sintomi credo che il pudendo e gli sfinteri anali possono essere coinvolti nell’origine della sua sofferenza, ma il tutto andrebbe convalidato da una visita specialistica. Cari Saluti
Buongiorno Dottore. faccio una piccola premessa:la volevo ringraziare per la sezione dedicata ai portatori di stomia. mia mamma è stata recentemente operata per un tumore al retto e ha il sacchetto. inizialmente è stata dura,anche perchè non è un argomento che affrontano in molti. invece grazie a lei ho letto alcuni consigli e ho potuto capire molte cose. quindi un grazie di cuore. le espongo un mio problema e le chiedo un consiglio. Soffro da tanti anni di bruciori vulvari (Mi è stata diagnosticata una vulvodinia recentemente) dismenorrea, e dispareunia . Da tre anni anche di dolore pelvico ,associato a disturbi urinari e ho la sensazione di come un contrattura e crampi in zona anale. Ho eseguito visita proctologica e mi trovarono una ragade anale, ora guarita. ma nonostante ciò i crampi sono ancora presenti. Ho fatto visite ginecologiche, urologiche, fatto tamponi vaginali ,colposcopie, ecografie pelviche, cistoscopia ,dalle quali risultava tutto nella norma. Le urincolture sono da 3 anni negative. I sintomi sono minzione frequente e appunto dolore pelvico. Facendo delle ricerche in internet leggo che una delle cause di problemi come i miei , potrebbe essere problemi al nervo pudendo. In passato assunsi il lyrica(datomi per la vulvodinia dal ginecologo) inzialmente 50 mg al giorno e non avevo alcun effetto era come non assumerlo. Aumentandolo a 75 mg i sintomi vulvari sono peggiorati, i dolori pelvici sono rimasti invariati. avevo dolori muscolari e alle ossa ovunque tanto da non riuscire a reggermi in piedi , Da quando l'ho interrotto il peggioramento è passato . Nessun medico da me consultato ha mai accennato a nevralgia del pudendo. Lei mi consiglia di fare indagini approdonfite su questa strada? I miei sintomi possono fare pensare a un problema del genere?non ho mai avuto incidenti,cadute, o interventi. Grazie infinite Dottore.
Cara Signora Daniela,
fare diagnosi di neuropatia del pudendo in base ai sintomi elencati è difficile. La neuropatia del pudendo, anche se molto di mosa, è una malattia non frequente e spesso è confusa con altre patologie del pavimento pelvico che magari coinvolgono anche il nervo pudendo ma non è la sua compromissione la vera causa. Il suo caso di dolore pelvico potrebbe avere altre origini e per definirle meglio è necessario una visita specialistica e solo dopo questa stabilire, se necessario, uletriori approfondimenti diagnostici. Spesso a seguito della visita si procede ad un primo approccio riabilitativo che nella maggior parte dei casi risolve il dolore cronico.
Cari saluti
Gentile DottCirca sei anni or sono ho tolto le emorroidi infiammate di tipo IV con chirurgia Longo, per i primi due anni, a parte un lieve sanguinamento, tutto bene, ho fatto la legatura delle emorroidi e da quel momento ho cominciato la mia "Via Crucis" nel senso che per qualche tempo, per ovviare al dolore all'ano, ho assunto per mesi Normast 300, dopodiché passato a Pelvilen forte,da qualche tempo ho dolori riflessi, alla base del pene, al pene, all'ano, al nervo adduttore , alla sciatica, soprattutto quando mi alzo dopo essere stato seduto anche pochi minuti,inoltre ho eiaculazione fastidiosa, senso di calore, con perdita di potenza sessuale, fatta ecografia, niente da segnalare,il medico di base mi ha suggerito che potrebbe essere il nervo pudendo,come potrei ulteriormente intervenire per alleviare o togliere il disturbo ?La ringrazio anticipatamente, in attesa di fare la TAC,che farmaci potrebbero aiutarmi ?? La ringrazio anticipatamente e porgo distinti saluti FRANCO
Caro Signor Franco,
probabilmente si tratta di una sindrome del pudendo che può avere varie cause compresi gli interventi proctologici da lei subiti. Esistono diverse terapie alcune delle quali lei sta già seguendo ma bisognerebbe stabilire la causa esatta e fatta la diagnosi è possibile un adeguato percorso di terapia.
Da qualche mese con l'arrivo del ciclo mi si presenta un dolore anale che dura anche dopo il ciclo finito. Ho preso l'Oki e il dolore passa, ma a distanza di pochi giorni il dolore in zona anale è ritornato, uNon po' più forte, non ce traccia di sangue nelle feci......se mi consiglia un anti dolorifico o antinfiammatorio
Cara Signora,
no, non le posso consigliare alcun farmaco, sarebbe inutile e pericoloso. Non è etico prescrivere terapie per via telematica senza visitare la persona sofferente, senza fare una diagnosi e senza conoscere niente della storia clinica. Le consiglio una visita proctologica per una corretta diagnosi e un adeguato percorso di terapia.
Buonasera Dott. ,sono stato operato in francia nel 2011, di una decompressione pudendale bilaterale , ma ancora oggi sto molto male specie dopo i rapporti sessuali ,bruciori anali ,e urinari, dolori dentro l'ano ,mi ha detto il medico che ci vuole tempo , ma sono gia passati due anni e mezzzo quanto tempo ci vuole ,non riesco a lavorare sono molto preoccupato .le medicine non fanno effetto
Se la patologia curata è una neuropatia del pudendo a mio parere l’intervento di decompressione, molto praticato, in molte persone non ha alcun effettivo beneficio. Nella mia esperienza fatta la diagnosi di causa della neuropatia è possibile praticare un percorso terapeutico, spesso basato su una adeguata terapia di riabilitazione, che gradualmente porta al controllo e alla abolizione dei sintomi.
Buonasera dottore, è da circa tre anni che soffro di disturbi e fastidi nella zona tra ano e scroto, ed inoltre come una pressione insistente talvolta sull'osso sacro; di solito quando sto sdraiato a lungo nella posizione supina... Inoltre tutto ciò è accompagnato da disfunzioni erettili, consenzazione di fort contrattura dei nervi dopo l'eiaculazione e la conseguente necessita di sdraiarsi per calmare il dolore; ragadi al sedere con bruciori all'atto dell'evacuazione... La situazione s'infiamma se sto troppo seduto o troppo in piedi in posizioni statiche. Ho eseguito diverse visite ed esami: urologiche, andrologiche... Alcuni specialisti sospettavano prostatite,ma dalle analise tutto a posto. Ho tentato anche la via di medicine alternative, quali agopuntura, omeopatia, ed osteopatia Mi sono rivolto anche all'ortopedia, visto,che nel 2003 ho subito un grave incidente riportando un accorciamento della gamba sx di 22 mm e siccome dalla tac che ho eseguito risultano due protrusioni, ho chiesto al'ortopedico se,pitessero essere quelle la causa, ma mi rispose che secondo lui poteva essere più una questione di pavimento pelvico e di rivolgersi ad un neurologo, consigliandomi il gemelli... Ora sono in attesa della visita che ho prenotato ed è stata fissata x maggio. Secondo Lei il neurologo è la strada giusta? Tutto ciò non mi fa vivere tranquillo, perché pur provando a stare sereno i fastiidi sono continui è purtroppo limitanti, molto spesso l'agente non capisce il problema e passo da ansioso o da ipocondriaco, l'ansia c'è pure ma non ècquella la causa del mio malessere come mi vogliono far credere, è una conseguenza secondo me. In attesa di un Suo riscontro, Le porgo Distinti Saluti.
Caro Signor Andrea
è probabile che i suoi sintomi dipendano da una patologia inerente @’innervazione del pavimento pelvico o meglio di una Sindrome del pudendo, che un neurologo che ha esperienza su questa patologia può facilmente diagnosticare. Nel suo caso le cause che hanno portato alla insorgenza di un dolore pelvico cronico possono anche essere legate ai postumi dell’incidente che riferisce.
Buonasera dottore, sono una ragazza di 18 anni che da quasi 5 mesi soffre di dolore pelvico perianale, mi hanno diagnosticato una vestibolite vulvare severa che a quanto pare non ha nulla a che fare con il mio dolore, la RM sospetta degli spot endometriosici nei legamenti utero sacrali e un adenomiosi e null'altro. sono preoccupata di non riuscire a trovare rimedio al mio dolore che mi ha decisamente sconvolto la vita, il dolore è continuo e persistente, l'elettromiografia è negativa ma può essere lo stesso una nevralgia del pudendo ?tutti gli esami del sangue sono nella norma ed anche le ecografie. ho paura di non riuscire più a guarire, sono spaventata e mi sto isolando. Assumo Gabapentin 1000, Visanne, sospomen, mesalazina ed Elopram gocce ma non mi fa effetto.la notte fortunatamente riesco a dormire. Lei potrebbe darmi un aiuto..? sto girando in lungo e in largo in attesa di una diagnosi. La ringrazio in anticipo e spero di ricevere una sua risposa al più presto.
Comprendo la sua angoscia e sono a sua disposizione per quanto mi è possibile dalla mia esperienza e capacità. La sua sofferenza potrebbe derivare dal nervo pudendo ma anche da altre cause, non ultima, la sospetta endometriosi. Non credo ci siano problemi per confermare il sospetto di una partecipazione del pudendo nella sua sofferenza; una visita ben condotta mette ben in evidenza il dolore derivante dal pudendo e confermare la diagnosi anche in presenza di esami strumentali del tutto normali. Fatta la giusta diagnosi, nel suo caso anche scongiurando la presenza di endometriosi, è possibile stabilire un adeguato percorso di terapia.
Egregio dottore, sono un ragazzo di 34 anni e da circa nove anni soffro di forti dolori nella zona sacrale a ridosso del coccige quando sono in posizione seduta, ho fatto una miriade di lastre,risonanza sacro coccigea, tac con ricostruzione 3D, e tutti i dottori che mi hanno visitato mi hanno diagnosticato una coccigodinia cronica, sono stato anche operato, mi hanno molato l' ultima vertebra del coccige ma senza nessun tipo di miglioramento, ho fatto infiltrazioni di cortisone direttamente sull'osso ma senza risultato, mi hanno fatto 3 epidurali con anestetico ma anche questo senza miglioramenti, le chiedo se sia possibile a questo punto un interessamento del nervo pudendo o problemi al pavimento pelvico e se lei mi potrebbe aiutare a capire la causa di questo dolore. Grazie cordialità. Davide
Caro Signor Davide,
la sua storia clinica è veramente complicata per poter dare un giudizio sereno basandosi solo su quanto lei scrive. La ringrazio per la fiducia accordatami e resto a sua disposizione qualora ritenesse opportuno sottoporsi ad un mio giudizio clinico che sarà basato oltre che su una attenta valutazione obiettiva anche sulla visione di tutte le cartelle cliniche in suo possesso e degli esami eseguiti.
buonasera dott. sono un ragazzotto ' di 42 anni e per di più ciclista.. . èdaun paio di giorni che mi è venuto uno strano fastidio tra ano e scroto , da un p'ò fastidio anche durante l'erzione . secondo lei può essere che sia infiammato un nervo o possono essere problemi di prostata?. cosa mi consiglia? grazie per la sua attenzione. buonasera
Caro Signore,
è diffcile poter stabilire la causa dei suoi sintomi. Probabilmente possono essere fastidi legati alla sua attività sportiva, con le continue sollecitazioni sulla zona perineale da parte del sellino. Se dopo un periodo di riposo adeguato dovessero persistere o cambiare di intensità, i sintomi meriterebbero una valutazione clinica da parte di uno specialista.
da circa 2 anni e mezzo soffro di forti dolori che variano alcune volte nel retto altre a livello di pavimento pelvico! Stranamente, quando sento lo stimolo di defecare il dolore scompare e durante la defecazione è quasi assente! Poi, dopo circa mezzora ricompare in maniera sempre più forte! Dura per molto tempo circa 12 ore fino ad abbassarsi ad un livello appena sopportabile! Dopo molte visite mi è stata riscontrata una neuropatia del nervo pudendo bilaterale, anche se l'elettromiografia ha dato esito negativo!Alcune volte il dolore si sposta al livello del pene, ma questo non avviene quasi mai e comunque è un dolore sopportabile! Non ci sto capendo più niente! Una persona che conosco e che soffre dello stesso sintomo,dopo aver fatto la neuromodulazione sacrale e ottenendo addirittura un peggioramento, ha trovato ottimi benefici con il tegretol,ma ha dovuto interrompere l'uso di questo farmaco a causa di eruzioni cutanee! Gradirei sapere da lei cosa ne pensa a riguardo e se ritiene una visita con lei adatta a risolvere questo problema che mi sta uccidendo!!! Grazie per il suo tempo!!!!
Caro Signore,
mi perdoni la tardiva risposta, determinata da una riflessione personale avvenuta in questi giorni dopo alcune segnalazioni fatte dal web master del mio sito. Ho risposto a molte richieste e lettere riguardanti la neuropatia del pudendo, come avrà potuto leggere sul sito. Risposte spero chiare ed esaustive. Ma da qualche tempo succede che un sito dedicato a questa patologia riporta le mie risposte o esperienze di persone che si sono rivolte alla mia persona, in maniera strumentale. Non comprendo il perché una sedicente, volontaria, amministratrice del suddetto sito, riporti solo esperienze riferite negative, esaltando di contro la professionalità di altri Medici (alcuni dei quali conosco personalmente e che godono della mia stima professionale). Oltretutto non ho mai avuto contatti con questo sito e nemmeno con gli amministratori e molte persone da me curate pur postando la loro esperienza di guarigione, sono state oscurate. Mi perdoni ancora una volta questo sfogo polemico, che renderò pubblico sul mio sito anche a beneficio di molte altre persone, ma penso sia poco etico questo comportamento, anzi a dir poco strumentale e dannoso per una informazione corretta. In passato ho avuto l’ardire di affermare che la diagnosi di neuropatia del pudendo era a mio parere una “moda”, scatenando l’ira sul web, non per minimizzare la sofferenza delle persone piuttosto per evidenziare che in molti casi quando non si giunge ad una diagnosi della causa del dolore, facilmente si diagnostica la “neuropatia” del pudendo, confondendola a mio parere con la “sindrome”. È inutile spiegare la differenza tra le due diagnosi, ma in base a questa differenza molte persone sono sottoposte a terapie senza alcun beneficio (massaggi rettali e vaginali con o senza sostanze farmacologiche, interventi di decompressione, terapie farmacologiche, non ultima quella che lei descrive neuro modulazione sacrale). Approfittando proprio della sua storia clinica, è ben evidente come non potendo giustificare una causa dei suoi sintomi è stata diagnosticata una “neuropatia del pudendo”, smentita poi da una inutile elettromiografia. I suoi sintomi possono essere giustificati da altre cause inerenti sia una patologia anale (mi domando: è stato mai fatto un accurato esame proctologico completato con una ano-rettoscopia o una videoproctoscopia digitale?), sia da una patologia dell’apparato neuromuscolare del pavimento pelvico, sia da un disturbo della dinamica della defecazione. Comprendo la sua confusione, ma è proprio da questi principi che è necessario partire. Spero che questa mia lunga risposta possa aver chiarito qualche suo dubbio e che una adeguata visita colonproctologica, orientata anche sulle disfunzioni del pavimento pelvico, completata con una videoproctoscopia digitale possa essere utile per una corretta diagnosi e un adeguato percorso di terapia. I miei più sinceri Auguri per le Festività natalizie e che il Nuovo Anno sia ricco di serenità e salute.
Egregio Dottore ho 50 anni da 8 mesi dopo una cistite e candida ho sempre dei bruciori a livello vulvare, come risultati di vulvoscopia e paptest tutto negativo. Mi chiedevo questi bruciori possono dipendere da problemi intestinali, o da emmoroidi? Io prurito anale non ne ho. Grazie per la sua comprensione la saluto caldamente.
Cara Signora Ceresani,
è difficile rispondere alla sua domanda. Il dolore vulvare può dipendere da tante cause che andrebbero ben individuate per una corretta terapia.
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